mercoledì 22 novembre 2017
L'invasione di legna e pellet illegali da Bosnia e Romania - la videoinchiesta
"Se taglio un bosco in Italia, lo compro,
ho i permessi, operatori, sistema di sicurezza e camion a posto, la mia
legna da ardere al supermercato costa 10 euro. Se la vado a prendere
illegale in Bosnia o in Romania, mi costa al massimo 7 euro, mazzetta
compresa". Parla Walter Mattioli, Centro ricerche e studi sicurezza e
criminalità - Senior expert progetto Trees. Il punto di partenza di
un'inchiesta che arriva, appunto, fino in Bosnia e Romania, dove si è
trasferita un'azienda austriaca, la Schweighofer in enorme espansione.
L'accusa che formula la Ong Enviromental Investigation Agency è quella
di tagli illegali e produzione di pellet con piante sane e non materiale
di riciclo.
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Ex Jugoslavia, Ratko Mladic condannato all'ergastolo per il genocidio di Srebrenica
L'ex generale ha dato in
escandescenze durante la lettura della sentenza. Accolti dieci degli
undici capi d'accusa per i massacri avvenuti durante la guerra dei
Balcani. Il suo legale ha annunciato ricorso
di ANDREA TARQUINIL'AJA - "Imputato Ratko Mladic, il Tribunale internazionale delle Nazioni Unite la condanna all'ergastolo per genocidio, crimini contro l'umanità, crimini di guerra". Dopo la lunga lettura dei capi d'accusa, il presidente della Corte Aphons Orie, freddo e impassibile, ha letto la sentenza.
Nel contempo Mladic, il macellaio di Srebrenica, dava in escandescenze, gridava al processo politico, insultava i giudici come bugiardi, diceva di sentirsi male.
Cosí si è concluso pochi minuti fa l'ultimo e il più atteso processo al Tpi (il Tribunale internazionale per i crimini di guerra) per le guerre che portarono alla fine dell'ex Jugoslavia. A fine anno il Tribunale si autoscioglierà.
La sentenza esaspera le persistenti divisioni nell'ex Jugoslavia: per i bosniaci musulmani e croati Mladic è un mostro, per i serbi di Bosnia, come ha detto il loro leader, il falco Milorad Dodik nemico del presidente europeista della Serbia Aleksandar Vucic, "il generale resterà sempre il nostro eroe, come un de Gaulle”.
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Bolletta un cent, paga o stacchiamo luce
Ingiunzione a una donna della provincia di Pordenone
"Paga o ti stacchiamo la corrente": questo, in estrema sintesi, il
contenuto di un avviso per morosità giunto ad una residente di Prata
(Pordenone).
L'importo da saldare? Un centesimo. Protagonista
dell'episodio - riferisce stamani Il Gazzettino - un'anziana che si è
vista recapitare una raccomandata con ricevuta di ritorno con la quale
un fornitore di energia - Audax Energia di Vinovo (Torino) - ha messo in
mora il servizio di cui usufruisce. L'azienda, interpellata dall'ANSA,
ha confermato l'autenticità della bolletta e, "scusandosi per gli
inconvenienti", ha riferito che valuterà "perché è accaduto visto che
c'erano altre modalità di recupero di quella somma per un cliente ancora
attivo". Per Franco Rossetto, fratello di Adolfo, morto di recente e
destinatario della bolletta, si tratta di "un comportamento
inaccettabile anche perché riguarda una persona anziana, rimasta vedova
da pochissimi giorni.
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"E' stress" ma ha un aneurisma, muore una 14enne
Dopo calvario, al Pertini. Procura indaga per omicidio colposo
Per i medici del Pronto soccorso dell'Ospedale Pertini di Roma era solo stress ma, invece, si trattava di un aneurisma cerebrale. E' così dopo un calvario di ore una 14enne, trasportata persino in un altro nosocomio, è morta il 6 novembre scorso. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine, al momento contro ignoti, e procede per omicidio colposo. La giovane, secondo quanto denunciato dall'avvocato della famiglia, Giuseppe Rombolà, si è sentita male intorno alle 8,30, pochi minuti dopo essere entrata a scuola, nel liceo classico Orazio. "E' stata subito chiamata l'ambulanza che in codice giallo ha trasportato la ragazza all'ospedale Pertini", aggiunge l'avvocato. Lì la raggiunge la madre.
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martedì 21 novembre 2017
Esuberi Carige, lavoratori in piazza. In campo i nuovi fondi, il titolo vola
Genova - I 4.800 lavoratori di Banca Carige si spaccano sullo sciopero contro il piano industriale che prevede la chiusura di 120 filiali e il taglio di 1000 dipendenti. Oggi a incrociare le braccia sono solo i bancari che aderiscono all’appello di Fisac Cgil,
che ha confermato l’iniziativa chiesta dalle assemblee dei dipendenti
organizzando un presidio stamattina davanti al Teatro Carlo Felice di
Genova. In mattinata la protesta si è anche spostata davanti alla sede
della banca. Tutte le altre sigle - Fabi, First Cisl, Uilca e Unisin -
hanno invece revocato lo sciopero a valle di un’intesa sottoscritta in
extremis ieri mattina con l’azienda.
Primo sciopero dopo 15 anni
È il primo sciopero da 15 anni, la prima manifestazione di piazza da 20. Il corteo si è mosso dalla centrale piazza De Ferrari ed ha raggiunto la vicina sede della banca proprio mentre arrivava l’Ad Paolo Fiorentino. Per lui fischi e applausi ironici. In un primo tempo questa mattina si è parlato di un incontro alle 14 tra l’Ad e una delegazione della Cgil. Ma alla fine l’incontro non ci sarà.
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Primo sciopero dopo 15 anni
È il primo sciopero da 15 anni, la prima manifestazione di piazza da 20. Il corteo si è mosso dalla centrale piazza De Ferrari ed ha raggiunto la vicina sede della banca proprio mentre arrivava l’Ad Paolo Fiorentino. Per lui fischi e applausi ironici. In un primo tempo questa mattina si è parlato di un incontro alle 14 tra l’Ad e una delegazione della Cgil. Ma alla fine l’incontro non ci sarà.
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Non c’è pace per Tavecchio, una dipendente della Figc lo accusa di molestie sessuali
Non c’è pace per Carlo Tavecchio,
il presidente dimissionario della Figc. Secondo quanto riportato dal
Corriere della sera, una dipendente della Federazione sarebbe pronta a
sporgere denuncia per molestie contro di lui, portando a testimonianza
anche una prova video.
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Gelo siderale in Siberia : sfiorati i -50°C, nei prossimi giorni termometro ancora piu' giu'!
Inverno sempre più vicino. In Russia si sfiorano i -50°C. Nei prossimi giorni ancora più in basso i termometri in Siberia!
Mentre in Italia ci apprestiamo a vivere una settimana stabile e soleggiata grazie all'anticiclone delle Azzorre, la stagione invernale sta ormai entrando nel vivo alle alte latitudini, in particolare tra Scandinavia e Russia, dove si fa sentire il costante accorciamento delle giornate che raggiungerà l'apice nel giorno del solstizio d'inverno, il 21 dicembre. È proprio il mese di dicembre quello solitamente più freddo per la fascia sub-polare, che attraversa l'estremo nord Europa, la Groenlandia, il Canada e la Russia, dove si raggiungono agevolmente temperature anche inferiori ai -50°C.
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Libri: la prossima era glaciale? Sta arrivando
Situazione sull'Italia:
L'alta pressione non impedirà la formazione di NUBI BASSE, attenti a fine mese!
lunedì 20 novembre 2017
Il dramma di Rigopiano in una lettera di addio di un ex generale suicida
La vicenda dell'hotel Rigopiano
compare sullo sfondo del suicidio del generale dei Carabinieri
Forestali, Guido Conti, nelle campagne di Pacentro (L'Aquila) due giorni
fa. "Da quando è accaduta la tragedia di Rigopiano la mia vita è
cambiata. Quelle vittime mi pesano come un macigno. Perché tra i tanti
atti ci sono anche prescrizioni a mia firma. Non per l'albergo, di cui
non so nulla, me per l'edificazione del centro benessere. Vivo con
cruccio", aveva scritto Conti in una delle due lettere ai familiari il
cui testo è stato pubblicato su diversi organi di stampa. "Stupisce che
questa correlazione sia stata da taluno ipotizzata in assenza di
qualsiasi collegamento diretto e indiretto. Tutto ciò aggiunge dolore al
dolore", dice un familiare di Conti.
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Figc, Tavecchio lascia e attacca: 'La speculazione è al limite'
L'ira del presidente: Prendo atto del cambiato atteggiamento di alcuni di voi. Io mi sono dimesso, Consiglio federale no'. Elezioni entro 90 giorni. Ulivieri: 'Non mi dimetto o c'è pericolo arrivi Malagò'. Coni: "Commissariare la Figc"
Dimissioni e accuse. Carlo Tavecchio lascia la sua poltrona alla Figc e attacca. Le Leghe, che gli hanno 'voltato le spalle'; la 'speculazione politica ormai arrivata al limite'; il presidente del Coni Giovanni Malagò: 'Vuole commissariare? E' molto grave. In Italia ci sono gli statuti e le garanzie', dice nella conferenza stampa dopo il Consiglio federale. 'Ho chieste le dimissioni anche al Consiglio, ma nessuno le ha date'.
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È morto Charles Manson, il 'guru' sanguinario
Il serial killer americano Charles Manson è morto a 83 anni. Lo
riportano i media americani. Era stato ricoverato in un ospedale in
California qualche giorno fa per l'aggravarsi delle sue condizioni di
salute.
L'uomo che terrorizzò l'America
Leader di una setta conosciuta con il nome di 'Family', Manson è stato uno dei killer più sanguinari della storia degli Stati Uniti.
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L'uomo che terrorizzò l'America
Leader di una setta conosciuta con il nome di 'Family', Manson è stato uno dei killer più sanguinari della storia degli Stati Uniti.
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domenica 19 novembre 2017
«7 tentativi di chiamate poi il nulla»: corsa contro il tempo per trovare il sottomarino scomparso
Sette tentativi di chiamate satellitari provenienti dal sottomarino argentino disperso nell’Atlantico
sono state registrate tra le 10 del mattino di sabato e le 3 del pomeriggio. Lo rendono noto i media locali citando il Ministero della Difesa argentino.
Al momento si sta lavorando per cercare di utilizzare i segnali per
determinare la posizione del sottomarino disperso al largo della
Patagonia.
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Entroterra di genova 19 novembre 2017 Rossiglione, uomo aggredito da un cinghiale, è grave in ospedale
Rossiglione (GE)- Un cacciatore sui 60 anni, che stava prendendo parte ad una battuta al cinghiale è stato aggredito e ferito in modo grave da un ungulato nei boschi della valle Berlino, sopra Rossiglione, comune dell’entroterra di Genova. Il fatto è accaduto pochi minuti prima delle 14.
L’uomo, Pietro Puppo, di Masone, è stato soccorso dai compagni di battuta e poi dai medici della centrale operativa del 118 e trasferito in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Martino grazie all’impiego dell’elicottero dei vigili del fuoco. Ha ferite da morso sulle gambe e un braccio fratturato, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Abbattuto l’animale
È stato ucciso dagli altri cacciatori impegnati nella battuta il cinghiale che nel pomeriggio ha aggredito e ferito un componente della squadra.
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L’uomo, Pietro Puppo, di Masone, è stato soccorso dai compagni di battuta e poi dai medici della centrale operativa del 118 e trasferito in codice rosso al pronto soccorso dell’ospedale San Martino grazie all’impiego dell’elicottero dei vigili del fuoco. Ha ferite da morso sulle gambe e un braccio fratturato, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Abbattuto l’animale
È stato ucciso dagli altri cacciatori impegnati nella battuta il cinghiale che nel pomeriggio ha aggredito e ferito un componente della squadra.
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Terremoto nel parmense, scossa avvertita in tutta la Liguria
Genova - Un terremoto di magnitudo 4.4 è stato registrato alle 13.37 con epicentro nella zona di Fornovo di Taro, in provincia di Parma.
È quanto si legge sul sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Al momento non ci sono segnalazioni di danni.
La scossa è stata avvertita in tutta la Liguria, nel ponente, nello spezzino e fino a Genova. Il sisma è stato avvertito anche a Reggio Emilia, Milano e Torino.
Ovviamente nettamente superiore il movimento tellurico in
tutta la provincia di Parma, con molti cittadini che sono scesi in
strada, ma al momento non ci sono segnalazioni di danni a persone e
cose. Molte le telefonate ricevute dai Vigili del Fuoco, ma non ci sono interventi in atto.
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È quanto si legge sul sito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. Al momento non ci sono segnalazioni di danni.
La scossa è stata avvertita in tutta la Liguria, nel ponente, nello spezzino e fino a Genova. Il sisma è stato avvertito anche a Reggio Emilia, Milano e Torino.
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sabato 18 novembre 2017
Carabiniere uccide tre parenti e si spara: lite per questioni patrimoniali
Tragedia familiare nel Tarantino
Un carabiniere di 53 anni ha ucciso con colpi di pistola la sorella, il cognato e il padre. Poi ha rivolto l'arma contro se stesso e si è sparato. Il militare è ora in fin di vita. E' successo a Sava (Taranto), in via Giulio Cesare. Il carabiniere è in servizio al reparto radiomobile di Manduria.
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venerdì 17 novembre 2017
Siracusa: si è spento il re degli abissi Enzo Maiorca
News Siracusa: E’ morto Enzo Maiorca,
l’apneista siracusano che ha scritto la storia esplorando gli abissi.
Aveva compiuto 85 anni, infrangendo l’ennesimo record, lo scorso 21
giugno.
La sua passione per il mare comincia presto, a soli 4 anni. Quell’enorme distesa blu che lambiva l’orizzonte ha incuriosito presto Enzo bambino a scoprire cosa celava al suo interno, diventandone una seconda casa.
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La sua passione per il mare comincia presto, a soli 4 anni. Quell’enorme distesa blu che lambiva l’orizzonte ha incuriosito presto Enzo bambino a scoprire cosa celava al suo interno, diventandone una seconda casa.
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Salta il consorzio di garanzia, Carige a un passo dal baratro
Malacalza non firma l’impegno a ricapitalizzare e si scontra con le
banche. Padoan: lunedì rischio di risoluzione, l'Italia non può
permettersi un’altra crisi
In Carige salta l’accordo con il consorzio di garanzia per
l’aumento di capitale da 560 milioni, Malacalza Investimenti va allo
strappo con Barclays, Deutsche Bank e Credit Suisse, il titolo viene
sospeso in via cautelativa in Borsa e sulla vicenda interviene il
governo, con il ministro dell’Economia in azione su Genova. Da quanto
risulta, Pier Carlo Padoan ha avvertito i protagonisti spiegando loro
che hanno tempo sino a domenica per ricomporre lo strappo perché il
Paese non può permettersi che una banca come Carige vada in risoluzione.
La conferma del drammatico scontro in atto in Carige tra Malacalza, che
controlla il 17,6% del capitale e si dice interessato a salire sino al
28%, e le tre banche del consorzio è arrivata ieri sera, quando il cda
ha «preso atto di quanto comunicato dall’ad Paolo Fiorentino in merito
ai progressi nel dialogo con gli azionisti di riferimento, con gli
investitori istituzionali e con le banche del consorzio di garanzia».
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Gilda Ferrari
Genova
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Il gigantesco iceberg nelle foto Nasa. Cambia per sempre la mappa Antartica
La Nasa ha pubblicato le foto del gigantesco iceberg A68, staccatosi dalla piattaforma Larsen C nel luglio 2017. Lo ha ripreso il team dell'operazione Ice bridge dell'Agenzia spaziale americana, che ogni anno sorvola e studia la dinamica dei ghiacci nelle regioni polari. L'iceberg è considerato uno dei più grandi mai osservati, con una superficie di circa 5.800 chilometri quadrati, è più vasto dell'intera Liguria. Anche dallo spazio, ora che non incombe più la notte artica, A68 è ben visibile. Le immagini scattate dal satellite Terra della Nasa che si è separato dalla piattaforma e ora lontano alcuni chilometri. E come questo singolo evento abbia modificato per sempre la 'forma' di quella regione dell'Antartide che, con questo distacco, ha perso oltre il 12% della sua estensione
Tutte le foto
Di Maio, nuova gaffe al Tg1: la Russia diventa «un Paese del Mediterraneo»
La sai l'ultima su Giggino? Ha detto che la Russia è nel Mediterraneo. Cioè, usando la penultima gaffe di Di Maio, è come dire che la Russia è geograficamente una alter ego (che in dimaiese significa omologa) della Grecia o della Spagna. Insomma il candidato premier dei 5 stelle inciampa ancora in geografia. No, non c'entra il Venezuela di Pinochet. Stavolta così ha esternato Di Maio, appena reduce dal viaggio negli Stati Uniti (non sono ubicati in Oceania): "Noi non siamo una forza isolazionista. Siamo un Paese alleato degli Stati Uniti, ma interlocutore dell'Occidente con tanti Paesi del Mediterraneo come la Russia". A parte l'uso un po' approssimativo dell'italiano (la trascrizione di cui sopra è fedele alle parole pronunciate da Di Maio), ciò che impressiona è scoprire che forse la Russia è una isola delle Cicladi e Mosca si trova a Malta.
Mafia, è morto Totò Riina
Era in coma dopo due interventi chirurgici, aveva 87 anni
Riina era malato da anni, ma negli ultimi tempi le sue condizioni erano peggiorate tanto da indurre i legali a chiedere un differimento di pena per motivi di salute. Istanza che il tribunale di Sorveglianza di Bologna ha respinto a luglio. Ieri, quando ormai era chiaro che le sue condizioni erano disperate, il ministro della Giustizia ha concesso ai familiari un incontro straordinario col boss. Riina stava scontando 26 condanne all'ergastolo per decine di omicidi e stragi tra le quali quella di viale Lazio, gli attentati del '92 in cui persero la vita Falcone e Borsellino e quelli del '93, nel Continente. Sua la scelta di lanciare un'offensiva armata contro lo Stato nei primi anni '90. Mai avuto un cenno di pentimento, irredimibile fino alla fine, solo tre anni fa, dal carcere parlando con un co-detenuto, si vantava dell'omicidio di Falcone e continuava a minacciare di morte i magistrati.
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L'ultima beffa dei Riina: "Nei conti sequestrati solo pochi euro"
giovedì 16 novembre 2017
L’Inps chiede un centesimo ad un’azienda di Imperia: “Noi prigionieri del Durc”
Imperia. Un computer preciso fino al centesimo. E’
proprio il caso di dirlo. Tanto preciso che ha bloccato le commesse di
un’azienda di Imperia, la “Neon Riviera” di via Magenta. Impresa
artigianale storica rimasta “prigioniera” della burocrazia tanto da
vedersi negare il Durc, ovvero l’attestazione della regolarità
contributiva Inps per l’aggiudicazione dell’appalto o per la stesura del
contratto. Trattandosi spesso di lavori che si protraggono nel tempo,
il documento di regolarità contributiva viene richiesto anche per
il pagamento delle fatture e dello stato avanzamento lavori e per il
saldo finale.
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Veronica perde l’assegno mensile. E deve restituire 60 milioni a Silvio
Milano - Veronica Lario non ha più diritto all’assegno di divorzio da 1,4 milioni di euro al mese e dovrà restituire oltre 60 milioni di euro: lo ha stabilito la corte d’Appello di Milano, che ha accolto l’istanza dei legali di Silvio Berlusconi, che chiedevano di applicare la recente sentenza “Grilli-Lowenstein” della Cassazione.
Sulla base di questa pronuncia, l’ex Cavaliere sosteneva che l’ex moglie non avesse più diritto agli alimenti in quanto, avendo liquidità per 16 milioni (come è spiegato nella sentenza di separazione del tribunale del dicembre 2012), gioielli e società immobiliari, godrebbe di certo di una determinata “tranquillità economica” e sarebbe autosufficiente.
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Sulla base di questa pronuncia, l’ex Cavaliere sosteneva che l’ex moglie non avesse più diritto agli alimenti in quanto, avendo liquidità per 16 milioni (come è spiegato nella sentenza di separazione del tribunale del dicembre 2012), gioielli e società immobiliari, godrebbe di certo di una determinata “tranquillità economica” e sarebbe autosufficiente.
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Cinghiali sull’A7 Genova-Milano: due auto si schiantano contro branco ungulati
Ieri due auto si sono schiantate contro un branco di cinghiali che stavano attraversando un tratto dell’autostrada A7 Milano-Genova nella carreggiata diretta al capoluogo lombardo L’incidente è stato registrato nelle vicinanze del casello di Bereguardo (Pavia). Una delle due auto, dopo lo schianto, si è ribaltata.
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Oggi due auto si sono
schiantate contro un branco di cinghiali che stavano attraversando un
tratto dell’autostrada A7 Milano-Genova nella carreggiata diretta al
capoluogo lombardo
L’incidente è stato registrato nelle vicinanze del casello di Bereguardo
(Pavia). Una delle due auto, dopo lo schianto, si è ribaltata.
Articolo completo: http://www.ligurianotizie.it/cinghiali-sulla7-genova-milano-due-auto-si-schiantano-contro-branco-ungulati/2017/11/15/267470/
Articolo completo: http://www.ligurianotizie.it/cinghiali-sulla7-genova-milano-due-auto-si-schiantano-contro-branco-ungulati/2017/11/15/267470/
Oggi due auto si sono
schiantate contro un branco di cinghiali che stavano attraversando un
tratto dell’autostrada A7 Milano-Genova nella carreggiata diretta al
capoluogo lombardo
L’incidente è stato registrato nelle vicinanze del casello di Bereguardo
(Pavia). Una delle due auto, dopo lo schianto, si è ribaltata.
Articolo completo: http://www.ligurianotizie.it/cinghiali-sulla7-genova-milano-due-auto-si-schiantano-contro-branco-ungulati/2017/11/15/267470/
Articolo completo: http://www.ligurianotizie.it/cinghiali-sulla7-genova-milano-due-auto-si-schiantano-contro-branco-ungulati/2017/11/15/267470/
Genova, chiodo nel panino della mensa della scuola elementare Daneo
Genova - Un chiodo nel panino a tavola. Alla mensa della scuola. È successo all’ora di pranzo alla scuola elementare Daneo, nel centro di Genova, durante il secondo turno di ristorazione.
Sul posto sono intervenuti la polizia e la Asl3, chiamati dalla Commissione mensa.
I pubblici ufficiali hanno controllato tutto il lotto di pane. E redatto un verbale della verifica.
Fonte
Sul posto sono intervenuti la polizia e la Asl3, chiamati dalla Commissione mensa.
I pubblici ufficiali hanno controllato tutto il lotto di pane. E redatto un verbale della verifica.
Fonte
L’Inps lancia l’allarme, la classe 1980 rischia il pensionamento a 75 anni
A causa del vuoto contributivo dovuto alla disoccupazione, pari in media a due anni per i lavoratori che hanno oggi 36 anni. Boeri, la flessibilità in uscita va introdotta ora.
La disoccupazione giovanile potrebbe avere effetti devastanti sull’età di raggiungimento della pensione per le generazioni più giovani. Secondo il presidente dell’Inps, Tito Boeri, chi è nato dopo il 1980 rischia di andare in pensione con i requisiti minimi non a 70 anni, ma «due, tre, forse anche cinque anni dopo». L’Inps ha condotto uno studio apposito sulla classe 1980, «una generazione indicativa» ha detto Boeri prendendo a riferimento «un universo di lavoratori dipendenti, ma anche artigiani», ed è emerso come per un lavoratore tipo «ci sia una discontinuità contributiva, legata probabilmente a episodi di disoccupazione, di circa due anni. Il vuoto contributivo pesa sul raggiungimento della pensione, che a seconda della sua lunghezza, «può slittare anche fino a 75 anni».
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Una malattia stronca l'artista del rame a soli 44 anni
Se n'è andato ad appena 44 anni Domenico Chioetto, l'idraulico con la
passione per le creazioni artistiche in rame. Originario di Novi Ligure,
residente da tempo a Cantalupo in val Borbera, Domenico era famoso per
gli oggetti che realizzava nel tempo libero
CANTALUPO LIGURE (AL) – Se n'è andato a soli 44 anni Domenico Chioetto, l'idraulico con la passione per le creazioni artistiche in rame. Una grave malattia non gli ha lasciato scampo e se l'è portato via in poco tempo: è morto all'ospedale di San Martino, a Genova, dove era ricoverato. Originario di Novi Ligure, residente da tempo a Cantalupo in val Borbera, Domenico era famoso per gli oggetti che realizzava nel tempo libero. Le sue lampade, in particolare, si possono ammirare in dimore prestigiose e locali pubblici, sono creazioni uniche e poetiche, spesso ispirate alla natura: fiori che sembrano bagnati dalla rugiada, foglie delicate, farfalle che si posano con grazia su radici di alberi.
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CANTALUPO LIGURE (AL) – Se n'è andato a soli 44 anni Domenico Chioetto, l'idraulico con la passione per le creazioni artistiche in rame. Una grave malattia non gli ha lasciato scampo e se l'è portato via in poco tempo: è morto all'ospedale di San Martino, a Genova, dove era ricoverato. Originario di Novi Ligure, residente da tempo a Cantalupo in val Borbera, Domenico era famoso per gli oggetti che realizzava nel tempo libero. Le sue lampade, in particolare, si possono ammirare in dimore prestigiose e locali pubblici, sono creazioni uniche e poetiche, spesso ispirate alla natura: fiori che sembrano bagnati dalla rugiada, foglie delicate, farfalle che si posano con grazia su radici di alberi.
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mercoledì 15 novembre 2017
Auto in panne travolta da un camion: un ferito grave
Roberto Paravagna, musicista e autore, è rimasto coinvolto in un
incidente che si è verificato tra Serravalle Scrivia e Vignole Borbera.
La sua auto, ferma in panne, è stata investita da un autocarro
SERRAVALLE SCRIVIA (AL) – L'auto in panne, forse senza benzina, si è fermata proprio dopo una curva, lungo la provinciale che collega Vignole Borbera e Serravalle Scrivia, all'altezza dello stabilimento Nuova Solmine. E' stata travolta questa mattina, mercoledì 15 novembre, verso le 7.30, da un autocarro che seguiva a breve distanza. E' stato trasportato in ospedale Roberto Paravagna, il "Topo Roberto" di Telecity negli anni Ottanta, rimasto ferito nello scontro.
Paravagna, 64 anni, era a bordo della sua auto, una Fiat Seicento quando il mezzo si è improvvisamente fermato. Si trovava proprio all'uscita di una curva, lungo la provinciale 143. L'auto è stata investita da un autocarro condotto da P. D., 47enne di Serravalle Scrivia. Forse il conducente non ha visto la Fiat o non ha fatto in tempo a frenare: l'auto è stata sbalzata fuori strada e Paravagna è stato a sua volta urtato e ha riportato lesioni giudicate gravi. Sul posto sono arrivati i soccorsi, insieme ai vigili del fuoco e alla polizia municipale di Serravalle, che sta indagando sulla dinamica.
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SERRAVALLE SCRIVIA (AL) – L'auto in panne, forse senza benzina, si è fermata proprio dopo una curva, lungo la provinciale che collega Vignole Borbera e Serravalle Scrivia, all'altezza dello stabilimento Nuova Solmine. E' stata travolta questa mattina, mercoledì 15 novembre, verso le 7.30, da un autocarro che seguiva a breve distanza. E' stato trasportato in ospedale Roberto Paravagna, il "Topo Roberto" di Telecity negli anni Ottanta, rimasto ferito nello scontro.
Paravagna, 64 anni, era a bordo della sua auto, una Fiat Seicento quando il mezzo si è improvvisamente fermato. Si trovava proprio all'uscita di una curva, lungo la provinciale 143. L'auto è stata investita da un autocarro condotto da P. D., 47enne di Serravalle Scrivia. Forse il conducente non ha visto la Fiat o non ha fatto in tempo a frenare: l'auto è stata sbalzata fuori strada e Paravagna è stato a sua volta urtato e ha riportato lesioni giudicate gravi. Sul posto sono arrivati i soccorsi, insieme ai vigili del fuoco e alla polizia municipale di Serravalle, che sta indagando sulla dinamica.
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Roberto Paravagna, dal piccolo schermo ai libri di storia
Meno soldi per infissi e caldaie, vince chi ha il terrazzo: fisco e casa come cambiano le detrazioni dal 2018
Arriva il bonus verde. La guida: i lavori da fare subito e quelli da rinviare da gennaio in poi
di ANTONELLA DONATICorsa contro il tempo per approfittare del bonus mobili se la casa è stata ristrutturata nel 2016. E chi ha in mente di cambiare gli infissi o la caldaia dovrà pagare i lavori entro il 31 dicembre se vuol ancora approfittare dell'ecobonus al 65%. Con la legge di Bilancio per il 2018, infatti, si annunciano novità per alcune detrazioni destinate ad essere in parte rimodulate. In compenso arriva il bonus verde per risistemare terrazzi e giardini, anche in condominio. Le norme sono all'esame del Parlamento, e non sono escluse novità. E' bene, però, preparasi per evitare di perdere le migliori occasioni.
Come cambia il bonus mobili. Il bonus mobili è stato confermato anche per il 2018, ma nella versione più restrittiva già introdotta dallo scorso anno, per cui si applicherà solo in caso di lavori recenti. L'agevolazione consiste nella detrazione, in 10 anni, del 50% della spesa per l'acquisto di mobili e grandi elettrodomestici da destinare ad immobili ristrutturati. Previsto un tetto massimo di spesa di 10.000 euro per ciascun appartamento. Per chi acquista mobili nel 2018 la detrazione è ammessa solo in caso di lavori iniziati dal 1° gennaio 2017, o effettuati nel 2018. Chi ha ristrutturato casa nel 2016, invece, non potrà più godere della detrazione per gli acquisti che dovesse effettuare il prossimo anno. Sarà quindi il caso di procedere subito con i nuovi arredi.
Infissi e riscaldamento autonomo. Corsa alla spesa anche per chi ha in mente di cambiare le finestre o la caldaia. Il governo ha infatti deciso di ridurre dal 65% al 50% l'ecobonus per questi interventi. La decisione è stata presa con l'obbiettivo di incentivare i lavori sugli immobili in grado di assicurare un maggior risparmio energetico come quelli di isolamento termico dell'intero immobile. Quindi per approfittare del bonus del 65% su infissi, caldaie a condensazione o a pellet occorre fare in fretta. C'è però da dire che se il Parlamento non introdurrà modifiche alla norma, si potrà almeno risparmiare sulla burocrazia, evitando di effettuare la pratica all'Enea. A parità di aliquota di detrazione, infatti, sarà molto più semplice chiedere l'agevolazione nell'ambito delle detrazioni per ristrutturazione senza ulteriori complicazioni.
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martedì 14 novembre 2017
Fausto Brizzi e le dieci donne che lo accusano di molestie alle Iene
"E numerose altre mail arrivate in redazione riguardano lui"
I volti sono oscurati, le voci camuffate, ma l'accusa è chiara: ''Il regista è Fausto Brizzi''. Dieci delle testimonianze raccolte dalle Iene nell'inchiesta su violenze e abusi nel mondo del cinema italiano chiamano in causa il cineasta romano, che ieri era uscito allo scoperto per difendersi dai sospetti, sostenendo di non aver ''mai avuto rapporti non consenzienti''. Una presa di posizione che Brizzi ribadisce anche oggi in tarda serata, in una dichiarazione diffusa dal suo legale Antonio Marino, dopo la puntata del programma di Italia 1 che ha rimesso in fila in una sequenza scioccante le denunce, facendo per la prima volta il nome del regista. E l'autore dell'inchiesta, Dino Giarrusso, spiega che ''delle decine di mail'' arrivate poi in redazione da altre attrici pronte a vuotare il sacco, ''una gran parte riguarda ancora una volta Brizzi''. ''Non vogliamo accanirci su uno solo, non avrebbe senso, i personaggi coinvolti sono molti più di uno - premette Giarrusso - . Lui ha subito replicato, noi vogliamo credergli, ma il racconto di dieci attrici, che pure non si conoscono fra di loro, si somiglia in maniera impressionante''.
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Sisma, arriva la norma 'salva-Nonna Peppina'
Salta obbligo rimozione immobili temporanei entro 90 giorni
Arriva la norma per risolvere il caso di Nonna Peppina, la terremotata 95enne di San Martino di Fiastra (Macerata), diventata simbolo degli sfollati. L'emendamento del governo al dl fiscale sul sisma, che in ben 21 pagine riordina la legislazione in materia, consente ora l'attività edilizia libera agli immobili costruiti nelle zone colpite dal terremoto privi di titolo abilitativo, senza però imporre l'obbligo di rimozione entro 90 giorni.
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Dl fisco: relatore, stop bollette 28 giorni tlc e pay-tv
Emendamento esclude promo. 4 mesi per adeguarsi. Più trasparenza
Lo stop alle bollette a 28 giorni riguarderà "imprese telefoniche, tv e servizi di comunicazione elettronica" con l'esclusione di promozioni non rinnovabili o inferiori al mese. Lo prevede l'emendamento presentato dal relatore al decreto fiscale, come spiega lo stesso Silvio Lai, confermando che sono escluse ad esempio gas e luce perché "i costi sono vincolati ai consumi". Gli operatori avranno "120 giorni per adeguarsi" e dovranno garantire "informazioni chiare e trasparenti sulle offerte". Dovranno anche precisare "se la fibra arriva al domicilio o solo alla centrale".
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Quanto costerà all’Italia la mancata qualificazione ai mondiali di calcio di Russia 2018
Dall'editoria alla ristorazione, passando per merchandising, televisione, pubblicità e premi sportivi: la non partecipazione dell'Italia ai mondiali del 2018 lascerà un segno anche dal punto di vista economico
L’Italia è fuori dai mondiali di calcio per la prima volta dal 1958. La nazionale guidata da Gian Piero Ventura non è riuscita a ribaltare l’1-0 subito venerdì 10 novembre nella partita d’andata dei playoff contro la Svezia a Stoccolma, e nella partita di ritorno del 13 novembre l’effetto San Siro non è stato sufficiente per dare la scossa necessaria ai giocatori, fermati sullo 0-0 dalla squadra del coach Jan Andersson.
La serata del 13 novembre sarà ricordata come una totale disfatta per il calcio italiano, resa ancora più triste dall’addio di alcuni protagonisti del trionfo a Germania 2006 come il capitano Gianluigi Buffon, Daniele De Rossi e Andrea Barzagli.Un disastro non solo sportivo, ma anche economico. La mancata qualificazione dell’Italia ai mondiali di Russia 2018 intacca i settori più disparati: dall’editoria alla ristorazione, passando per il merchandising, la televisione e la pubblicità.
I tradizionali milioni di tifosi davanti alla televisione – per Brasile 2014 si sono toccati i livelli record di 17,7 milioni di telespettatori – saranno ridotti in maniera drastica; pub, bar e ristoranti che puntano molto sulle partite dell’Italia per attirare clienti subiranno senza dubbio un ingente calo dei profitti nel corso della prossima estate.
Stesso discorso per i giornali: testate sportive come “La Gazzetta dello Sport” e “Corriere dello Sport-Stadio”, tra le più lette e diffuse a livello nazionale, vendono soprattutto quando la nazionale italiana vince e convince ai mondiali o agli europei. Basti pensare che il primato assoluto di tiratura per “La Gazzetta dello Sport” (1.469.043 copie) fu stabilito il 12 luglio 1982, il giorno successivo la finale dei mondiali di Spagna, vinti dagli Azzurri con un indimenticabile 3-1 sulla Germania Ovest.
L’assenza dell’Italia dalla competizione corrisponde a un interesse decisamente inferiore nei confronti della manifestazione calcistica più importante al mondo. Un evento con meno appeal porterà ad un’asta per i diritti tv decisamente ridotta rispetto al solito: per trasmettere le partite di Sudafrica 2010 e Brasile 2014, come affermato da M. Bellinazzo e A. Biondi su “Il Sole 24 Ore”, la Rai ha sborsato 360 milioni di euro in tutto (180 e 180).
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Un colpo al Pil del paese, la Figc perde 150 milioni. I diritti tv sono dimezzati
Posta a singhiozzo: consegna a giorni alterni in 142 paesi. Diventeranno 171
Alessandria - A fine ottobre era stato il parlamentare del M5S Paolo Romano a
mettere in guardia: «Il recapito della posta a giorni alterni si
estenderà ancora, in provincia di Alessandria, all’inizio del 2018: ai
29 Comuni che già lo sperimentano se ne aggiungeranno altri 141»,
disse allora. Pare ci avesse visto giusto e sui numeri non si era
sbagliato, almeno a scorrere l’elenco trapelato nelle scorse ore: sono
in tutto 142
i Comuni cui a breve le Poste potrebbero allargare il recapito della corrispondenza a giorni alterni,
tra zone in cui la posta arriverà davvero un giorno sì e uno no e altre
in cui, da protocollo, verrà garantita comunque la consegna quotidiana
di prodotti urgenti come giornali e raccomandate.
Uno scenario già in vigore dal 2015 nei 29 paesi che fanno capo ai centri di distribuzione di Casale Monferrato e Mombello. La questione, come Poste aveva specificato in risposta a Romano alla fine del mese scorso, sembra sia ancora aperta, tanto che non sono state fissate delle date precise per la partenza del nuovo sistema, che sarà comunicate a un mese dall’eventuale avvio. Certo è che non se ne parlerà prima del 2018: al momento, ad andare in porto sarà la «fase 2» del piano, che non riguarda l’Alessandrino, inserito nella terza con Novara e Verbano Cusio Ossola. In ogni caso, se non ci saranno imprevisti o retromarce, nel giro di pochi mesi diventeranno 171 su 190 i Comuni alessandrini dove lettere e pacchi arriveranno a intermittenza.
L’elenco dei nuovi centri copre l’intero territorio, con quasi tutti i piccoli comuni di Novese, Alessandrino, Acquese, Ovadese, Tortonese, Casalese e Valenzano. Restano fuori solo alcuni paesi di dimensioni ragguardevoli come Arquata e Serravalle mentre non la scampano, ad esempio, Gavi, Pozzolo e Castelnuovo Scrivia). Salve le città, fatta eccezione per Tortona, unico centro zona inserito nella lista destinato quindi ad affiancarsi a Casale nella sperimentazione.
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Uno scenario già in vigore dal 2015 nei 29 paesi che fanno capo ai centri di distribuzione di Casale Monferrato e Mombello. La questione, come Poste aveva specificato in risposta a Romano alla fine del mese scorso, sembra sia ancora aperta, tanto che non sono state fissate delle date precise per la partenza del nuovo sistema, che sarà comunicate a un mese dall’eventuale avvio. Certo è che non se ne parlerà prima del 2018: al momento, ad andare in porto sarà la «fase 2» del piano, che non riguarda l’Alessandrino, inserito nella terza con Novara e Verbano Cusio Ossola. In ogni caso, se non ci saranno imprevisti o retromarce, nel giro di pochi mesi diventeranno 171 su 190 i Comuni alessandrini dove lettere e pacchi arriveranno a intermittenza.
L’elenco dei nuovi centri copre l’intero territorio, con quasi tutti i piccoli comuni di Novese, Alessandrino, Acquese, Ovadese, Tortonese, Casalese e Valenzano. Restano fuori solo alcuni paesi di dimensioni ragguardevoli come Arquata e Serravalle mentre non la scampano, ad esempio, Gavi, Pozzolo e Castelnuovo Scrivia). Salve le città, fatta eccezione per Tortona, unico centro zona inserito nella lista destinato quindi ad affiancarsi a Casale nella sperimentazione.
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Serena Mollicone, il delitto di Arce a una svolta: «La frattura sulla testa è compatibile con i segni in caserma»
Nella relazione medico legale di 250 pagine le ferite sul capo della 18enne uccisa potrebbero essere correlati con quanto ritrovato dagli inquirenti sulla porta nell’alloggio dei carabinieri. Il padre: «Mi aspetto finalmente la svolta per sapere chi ha l’ha uccisa»
L’ipotesi è questa: picchiata brutalmente per ucciderla e, ancora in vita dopo lunghe ore dalle percosse, soffocata mettendole la testa dentro un sacchetto di plastica. Sono pagine sconvolgenti quelle firmate da Cristina Cattaneo, la consulente della procura di Cassino che ha redatto una perizia medico-legale sulla morte di Serena Mollicone, la 18enne di Arce (Frosinone) scomparsa il primo giugno 2001 e ritrovata senza vita, legata e imbavagliata dopo due giorni in un boschetto di Fonte Cupa (oggi Fonte Serena) ad Anitrella, località a pochi chilometri da Arce. Una vicenda con depistaggi, reticenze, omertà. Un’inchiesta che ha visto l’arresto di un carrozziere poi prosciolto da ogni accusa. Poi il suicidio di un carabiniere della stessa stazione di Arce che ha indagato sul delitto. La perita ha consegnato il dossier chiesto dai magistrati dell’accusa. Insomma: le indagini stanno accelerando, tanto che il padre, Guglielmo, che non ha mai smesso di sollecitare gli investigatori, ora dice: «Stanno facendo quello che avevo chiesto 16 anni fa».
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lunedì 13 novembre 2017
VORTICE FREDDO sull'Italia: maltempo su molte regioni e anche NEVE a bassa quota
La neve ha già fatto la sua comparsa nella notte sulle Alpi, ora si concentra sull'Appennino tosco-emiliano, ma presto diverrà realtà anche sull'Appennino centrale. Su molte zone del centro, al sud e sulla Romagna il maltempo rimarrà protagonista sino a giovedì o venerdì. Molta confusione modellistica sull'evoluzione successiva!
SITUAZIONE: un vortice freddo in quota ha scavalcato le
Alpi, scavando una depressione sull'Emilia-Romagna, la situazione
peggiore per la regione, specie per il settore orientale e la Romagna,
che in questi casi subisce il maltempo più severo. Il corpo nuvoloso
connesso al vortice si estende tra il Triveneto e le regioni centrali ed
entro sera raggiungerà anche il meridione apportando precipitazioni. Il
nord-ovest è già finito sottovento e sperimenta parziali schiarite in
un contesto molto ventoso.
NEVE: nevicherà
sino a 200-300m nelle prossime ore tra Emilia orientale e Romagna ma
con limite in rialzo oltre i 500m dalla serata. Neve a quote collinari
presto anche sull'Appennino centrale sul settore machigiano, toscano,
umbro, poi abruzzese e dell'alto Lazio interno, esaurimento delle
nevicate sulle Alpi centro-orientali, salvo settori di confine.
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Ultimissime meteo ore 12: cosa succederà nella terza decade di novembre?
Pranzo troppo caro? «Pezzenti, se venite imparate l’italiano»
Venezia, il sindaco Brugnaro a Sky TG24 replica così alla lettera di un
turista che lamentava il conto eccessivo: «Giusto pagare»
VENEZIA. Una famiglia di turisti protesta per il conto salato di un ristorante inviando una lettera al sindaco Luigi Brugnaro e lui, al microfono di Sky TG24 Economia, risponde così: «Pezzenti. Uno mangia e beve, poi dice che non sapeva la lingua. Ma se vieni in Italia devi imparare l’italiano e anche un po’ di veneziano non farebbe male. Hanno mangiato aragosta, non hanno lasciato niente sul piatto. Ho chiesto al cameriere se gli avessero lasciato la mancia, neanche quello».
Chissà la faccia dell’autore della lettera di protesta di fronte alla risposta del sindaco Brugnaro, se qualcuno avrà il buon cuore di tradurgli la sua colorita espressione. Nella lettera di protesta al sindaco il turista lamentava il fatto di aver pagato 526,50 euro in tre – lui e i genitori – per un pranzo di pesce. «Non mi aspetto alcun rimborso», scriveva l’uomo, Luke Tang, che risiede in Gran Bretagna, «ma vorrei attirare la vostra attenzione su un tale comportamento che rischia di rovinare la reputazione di Venezia».
Motivo delle rimostranze del turista non solo l’entità del conto, ma il fatto che – sostiene – la trattoria in cui sono stati, un locale a due passi da piazza San Marco, avrebbe “giocato” sul fatto che né lui né i genitori conoscono una parola di italiano, portando alcuni piatti che non avevano richiesto: tra questi 20 ostriche crude, e tre porzioni di pesci e molluschi alla griglia, tra cui alcuni astici. E quando ha contestato il totale, gli stato risposto che erano le pietanze ordinate. Una lettera che però Brugnaro «rimanda al mittente».
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VENEZIA. Una famiglia di turisti protesta per il conto salato di un ristorante inviando una lettera al sindaco Luigi Brugnaro e lui, al microfono di Sky TG24 Economia, risponde così: «Pezzenti. Uno mangia e beve, poi dice che non sapeva la lingua. Ma se vieni in Italia devi imparare l’italiano e anche un po’ di veneziano non farebbe male. Hanno mangiato aragosta, non hanno lasciato niente sul piatto. Ho chiesto al cameriere se gli avessero lasciato la mancia, neanche quello».
Chissà la faccia dell’autore della lettera di protesta di fronte alla risposta del sindaco Brugnaro, se qualcuno avrà il buon cuore di tradurgli la sua colorita espressione. Nella lettera di protesta al sindaco il turista lamentava il fatto di aver pagato 526,50 euro in tre – lui e i genitori – per un pranzo di pesce. «Non mi aspetto alcun rimborso», scriveva l’uomo, Luke Tang, che risiede in Gran Bretagna, «ma vorrei attirare la vostra attenzione su un tale comportamento che rischia di rovinare la reputazione di Venezia».
Motivo delle rimostranze del turista non solo l’entità del conto, ma il fatto che – sostiene – la trattoria in cui sono stati, un locale a due passi da piazza San Marco, avrebbe “giocato” sul fatto che né lui né i genitori conoscono una parola di italiano, portando alcuni piatti che non avevano richiesto: tra questi 20 ostriche crude, e tre porzioni di pesci e molluschi alla griglia, tra cui alcuni astici. E quando ha contestato il totale, gli stato risposto che erano le pietanze ordinate. Una lettera che però Brugnaro «rimanda al mittente».
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Pranzo di pesce a 560 euro e turisti "pezzenti": «Brugnaro si dimetta, frasi indegne»
Terremoto magnitudo 7.2 nel nord Iraq: centinaia di vittime. Scossa avvertita da Israele alla Turchia
Il sisma alle 21.30 ora locale, l'epicentro nel Kurdistan iracheno.
Fonti ufficiali: in Iran almeno 207 morti e 1.700 feriti. Poche ore dopo
un altro sisma di magnitudo 6.7 in Costa Rica
ROMA - Sono diverse centinaia le vittime e migliaia i feriti per il sisma di magnitudo 7.2 della scala Richter che ha colpito domenica notte l'Iraq, nella zona di confine con l'Iran. Fonti ufficilai riferiscono che solo in Iran si contano 207 morti e 1.700 feriti. Secondo l'Istituto statunitense Usgs, l'epicentro è stato localizzato a 32 chilometri da Halabjah, nel Kurdistan iracheno, e la scossa oltre a colpire la capitale Bagdad, a circa 300 km dall'epicentro, sarebbe stata sentita anche in Israele, Dubai, Kuwait, Libano e Turchia.
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Ultimi aggiornamenti
IRAN TERREMOTO: aggiornamento sisma di magnitudo 7.2 al confine con l’Iran. Si parla di 2530 i feriti e di 300 morti. La violenta scossa registrata a 200 chilometri circa a nord est di Bagdad, percepita anche in Israele, Turchia e Dubai!
ROMA - Sono diverse centinaia le vittime e migliaia i feriti per il sisma di magnitudo 7.2 della scala Richter che ha colpito domenica notte l'Iraq, nella zona di confine con l'Iran. Fonti ufficilai riferiscono che solo in Iran si contano 207 morti e 1.700 feriti. Secondo l'Istituto statunitense Usgs, l'epicentro è stato localizzato a 32 chilometri da Halabjah, nel Kurdistan iracheno, e la scossa oltre a colpire la capitale Bagdad, a circa 300 km dall'epicentro, sarebbe stata sentita anche in Israele, Dubai, Kuwait, Libano e Turchia.
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IRAN TERREMOTO: aggiornamento sisma di magnitudo 7.2 al confine con l’Iran. Si parla di 2530 i feriti e di 300 morti. La violenta scossa registrata a 200 chilometri circa a nord est di Bagdad, percepita anche in Israele, Turchia e Dubai!
domenica 12 novembre 2017
Tassa sui rifiuti gonfiata per errore: per anni l'abbiamo pagata il doppio
Un’interrogazione parlamentare
svela un errore nel calcolo della Tari da parte di diversi Comuni
italiani: a causa dei conti inesatti molte famiglie per anni hanno
pagato fino al doppio del dovuto. Ora i consumatori sono sul piede di
guerra e minacciano azioni collettive. Ecco come difendere i propri
diritti
di ERIKA TOMASICCHIONegli ultimi cinque anni almeno, diversi Comuni avrebbero sbagliato il calcolo della Tari: un errore nel computo della quota variabile del tributo che ha fatto lievitare a dismisura il prelievo, a spese di milioni di famiglie. Anche fino al doppio del dovuto. A svelare la grave irregolarità è il sottosegretario all'Economia Pier Paolo Baretta, nel corso di un question time a Montecitorio. Il Movimento Difesa del Cittadino grida alla truffa ai danni dei contribuenti: l'associazione dei consumatori ha lanciato la campagna 'SOS Tari' per chiedere i rimborsi ai Comuni che avrebbero applicato la tassa rifiuti ingiustamente maggiorata.
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Errori nel calcolo della Tari, ecco come verificare e fare ricorso
venerdì 10 novembre 2017
Sasso colpisce auto con 5 persone, donna muore per choc
Lanciato da sconosciuti da un terrapieno su strada provinciale nel Milanese
Una donna di 62 anni è morta a causa di un malore dopo che la macchina su cui viaggiava con altre 4 persone è stata centrata da un sasso di calcestruzzo lanciato da sconosciuti da un terrapieno sulla strada provinciale 121 nel territorio di Cassano d'Adda nel Milanese.
E'
accaduto alle 23.30 di ieri. La grossa pietra ha sfondato il
parabrezza. Miracolosamente nessuno è rimasto ferito nell'impatto ma la
donna, a causa del forte choc, ha avuto subito dopo un malore ed è
andata in arresto cardiaco. Sul caso indagano i carabinieri.
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Posti di lavoro in arrivo con il rilancio de “I Giovi”
Pozzolo F. (AL)
Pronto il rilancio del centro commerciale “I Giovi” di Pozzolo. Il primo tassello della complessa operazione avviata oltre un anno fa dal Gruppo Fantinato sarà posto venerdì 10 novembre alle 10,30, con l’inaugurazione del brico center.
Quando l’intero complesso entro il 2018 sarà a pieno regime, potrà accogliere almeno una sessantina di nuovi posti di lavoro, in aggiunta ai circa 35 attuali, in forza prevalentemente al supermercato alimentare.
Il “My brico” sarà il primo grande esercizio che si insedierà nella nuova galleria commerciale dove attualmente hanno resistito alla crisi soltanto 3 punti vendita, confidando appunto nel piano commerciale del gruppo varesotto, guidato dal general manager Ugo Fantinato che ha rilevato l’intero complesso. Al primo atteso appuntamento di venerdì parteciperà, oltre a Ugo, anche il figlio Paolo Fantinato direttore generale dell’azienda.
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Pronto il rilancio del centro commerciale “I Giovi” di Pozzolo. Il primo tassello della complessa operazione avviata oltre un anno fa dal Gruppo Fantinato sarà posto venerdì 10 novembre alle 10,30, con l’inaugurazione del brico center.
Quando l’intero complesso entro il 2018 sarà a pieno regime, potrà accogliere almeno una sessantina di nuovi posti di lavoro, in aggiunta ai circa 35 attuali, in forza prevalentemente al supermercato alimentare.
Il “My brico” sarà il primo grande esercizio che si insedierà nella nuova galleria commerciale dove attualmente hanno resistito alla crisi soltanto 3 punti vendita, confidando appunto nel piano commerciale del gruppo varesotto, guidato dal general manager Ugo Fantinato che ha rilevato l’intero complesso. Al primo atteso appuntamento di venerdì parteciperà, oltre a Ugo, anche il figlio Paolo Fantinato direttore generale dell’azienda.
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Sciopero treni 10 novembre 2017, venerdì a rischio disagi per stop
Fs, Frecce regolari. Differita protesta controllori volo
Venerdì a rischio disagi per lo sciopero nazionale di tutte le categorie pubbliche e private proclamato dall'Usb. I sindacati di base protestano, spiegano sul loro sito contro la Legge di stabilità per il 2018 che - sostengono- "esprime meglio di ogni altra cosa il perché dello sciopero generale: spending review, cioè nuovi tagli per i servizi sociali, soldi e sgravi alle imprese, nulla a favore del reddito e dell'occupazione stabile". Durante l'astensione mobilitazioni, cortei e presidi nelle città con modalità diverse.
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giovedì 9 novembre 2017
Tortona, si ribalta col camion e muore incastrato fra le lamiere. Inutili i soccorsi
Grave incidente stradale, oggi pomeriggio, mercoledì 8 novembre, alla periferia di Tortona.
Un camionista è deceduto in seguito alle ferite riportate nello schianto. Si chiamava Vito Antonio Contento, abitava a Bagnaria, in provincia di Pavia, e trasportava bottiglie di vino.
E’ accaduto poco dopo le 17 sull’Autostrada Milano – Genova, nei pressi pressi del casello di Tortona.
Secondo la prima sommaria ricostruzione, l’uomo, che si trovava alla guida di un camion diretto verso Milano per cause ancora in corso di accertamento, affrontando lo svincolo in uscita dall’autostrada non è riuscito a mantenere il controllo del camion, finendo fuori strada, sfondando il guard rail e ribaltandosi su un lato.
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Un camionista è deceduto in seguito alle ferite riportate nello schianto. Si chiamava Vito Antonio Contento, abitava a Bagnaria, in provincia di Pavia, e trasportava bottiglie di vino.
E’ accaduto poco dopo le 17 sull’Autostrada Milano – Genova, nei pressi pressi del casello di Tortona.
Secondo la prima sommaria ricostruzione, l’uomo, che si trovava alla guida di un camion diretto verso Milano per cause ancora in corso di accertamento, affrontando lo svincolo in uscita dall’autostrada non è riuscito a mantenere il controllo del camion, finendo fuori strada, sfondando il guard rail e ribaltandosi su un lato.
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Arriva la NEVE: da lunedì cadrà a quote collinari! Ecco dove!
Irruzione artica piuttosto importante per la metà di novembre con conseguenze nevose su diverse regioni in quota.
Era da tempo che a novembre non vedevamo sulle mappe l'isoterma di zero gradi sfondare oltralpe; è certamente un buon segno.
L'irruzione di aria fredda di origine artica marittima prevista da
domenica sera al nord ed entro lunedì anche sul resto del Paese determinerà non soltanto temporali, vento, temperature in forte calo, ma anche nevicate.
Le regioni che al momento potrebbero sperimentare sino a
quote collinari la visita della dama bianca sono al momento le seguenti:
Liguria di Levante nella prima mattinata di lunedì sul settore appenninico.
La Lombardia tra la Bergamasca, il Bresciano e marginalmente il Pavese nella notte e nella prima mattinata di lunedì, l'alta Valtellina.
Il Piemonte e la Valle d'Aosta sono nelle zone confinali più a nord sottoforma di bufera di sfondamento dai versanti esteri.
Il Trentino Alto Adige nella notte e nella mattinata di lunedì
sottoforma di rovesci intermittenti, che non dovrebbero però raggiungere
Trento e Bolzano, poi solo sulle creste di confine altoatesine.
Il Veneto, il Friuli Venezia Giulia e l'Emilia-Romagna con
limite della neve in abbassamento sino in collina nel corso della
mattinata di lunedì, ma con fenomeni in localizzazione sull'Appennino
emiliano orientale e su quello romagnolo.
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Ultimissime METEO: sorprese tra domenica e lunedi anche al NORD?
Il video del giornalista picchiato mentre faceva domande su CasaPound e la mafia a Ostia
Un uomo ha rotto il naso con una testata a Daniele Piervincenzi, che stava girando un servizio per il programma Nemo di RaiDue
Una troupe del programma Nemo di RaiDue è stata aggredita oggi mentre stava girando un servizio a Ostia sul cosiddetto “clan Spada”. Il giornalista Daniele Piervincenzi e il suo cameraman sono stati aggrediti da Roberto Spada, fratello di Carmine Spada, condannato in primo grado nel giugno 2016 per estorsione con l’aggravante del metodo mafioso. La pagina Facebook di Nemo ha pubblicato il video dell’aggressione, che lo stesso Spada ha ammesso di aver commesso in un post su Facebook.
Il video
Reporter aggredito, arrestato Roberto Spada: accuse per lesioni aggravate da contesto mafioso
mercoledì 8 novembre 2017
Cateno De Luca, neodeputato dell'Udc della Sicilia arrestato per per evasione fiscale
In manette anche il presidente della Federazione Piccoli Imprenditori
Cateno De Luca arrestato a poche ore dalla sua elezione all'Ars nelle file dell'Udc (IL PROFILO). I carabinieri e la Guardia di Finanza, in esecuzione di un provvedimento cautelare emesso dal gip del Tribunale di Messina a conclusione di indagini coordinate dalla Procura di Messina, hanno posto agli arresti domiciliari il neo deputato regionale e il presidente della Fenapi (federazione piccoli imprenditori) Carmelo Satta, in qualità di promotori di un'associazione per delinquere finalizzata alla realizzazione di una rilevante evasione fiscale di circa un milione 750 mila euro.
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Nuova depressione presto in azione al centro e al sud, in agguato il freddo da domenica sera...
Oggi ancora modesta instabilità al nord-ovest, est Emilia-Romagna e basso Tirreno. Un vortice freddo in quota scenderà a ridosso della Sardegna nel corso di giovedì, rinnovando l'instabilità su gran parte del centro e del sud e per qualche ora anche su nord-ovest ed Emilia-Romagna. Venerdì ancora tempo instabile sul meridione, lento miglioramento al centro. Sabato residua instabilità all'estremo sud, discreto altrove. Da domenica sera sfondamento dell'aria fredda sul nord-est.
Il Cuneese ha fatto il pieno di neve e nel fine settimana 18-19 novembre gli impianti sciistici apriranno i battenti!
SITUAZIONE: l'Italia continua ad essere inserita in un
canale depressionario, la cui vorticità verrà accentuata dalla discesa
di un nuovo nucleo freddo in quota nel corso della prossima notte.
Giovedì condizioni di spiccata instabilità andranno pertanto a
riproporsi al centro, al sud, a ridosso delle Isole Maggiori, ma soprattutto sul medio e basso Tirreno, coinvolgendo per qualche ora anche nord-ovest ed Emilia-Romagna.
EVOLUZIONE: venerdì la depressione sarà ancora in
azione sul meridione, determinando qualche ulteriore precipitazione, che
andrà presto localizzandosi sulle regioni estreme. Sabato tempo
discreto salvo residui fenomeni al sud e parziale assorbimento del
canale depressionario presente sul nostro Paese.
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GELATE: ecco le prime gelate di un certo rilievo attese tra lunedì e martedì su alcune città del nord e delle zone interne del centro: http://www.meteolive.it/classifiche-meteo/citta-piu-fredde/
Meteo a 15 giorni: un po' di alta pressione seguita da episodi di MALTEMPO su tutta l'Italia?
martedì 7 novembre 2017
Ilva, a Genova la Fiom occupa lo stabilimento
Genova - C’è una riflessione che il segretario Bruno Manganaro ripete spesso quando racconta le lotte della Fiom di Genova: «Ci costringono a fare i matti e
noi ne faremmo volentieri a meno. L’Ilva di Cornigliano ha la sua
storia, i suoi sacrifici già fatti, i suoi posti di lavoro già pagati al
risanamento ambientale. L’Accordo di programma è una legge dello Stato
italiano. È avvilente essere costretti a fare i matti per ottenere il rispetto di una legge dello Stato».
Erano le 9.20 quando ieri l’assemblea dei circa 400 lavoratori dell’Ilva di Cornigliano ha scelto lo sciopero a oltranza e l’occupazione della fabbrica. In strada sono uscite un centinaio di persone, poche rispetto ai grandi numeri ai quali i cortei dell’acciaio hanno abituato Genova. A Cornigliano la Fiom è la sigla maggioritaria, a differenza di Taranto. La rsu di fabbrica conta 10 delegati Fiom, 6 Fim e 2 Uilm. A Genova il sindacato è spaccato rispetto alla vertenza nazionale con ArcelorMittal: Fim e Uilm partecipano al tavolo nazionale della trattativa, la Fiom ha scelto la strada della lotta dura. Manganaro è un uomo dai modi miti ma testardo come un mulo. Mentre gli operai allestiscono la tenda rossa fuori dalla fabbrica adibita a quartier generale lui ripete: «Invitiamo tutti, cittadini e istituzioni, a venirci a trovare per difendere Genova e l’Accordo di programma». Armando Palombo della rsu precisa: «Se viene annunciato un solo esubero strutturale, l’Accordo di programma, relativamente alle aree in concessione, deve essere ricalibrato con tutti i soggetti interessati».
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Erano le 9.20 quando ieri l’assemblea dei circa 400 lavoratori dell’Ilva di Cornigliano ha scelto lo sciopero a oltranza e l’occupazione della fabbrica. In strada sono uscite un centinaio di persone, poche rispetto ai grandi numeri ai quali i cortei dell’acciaio hanno abituato Genova. A Cornigliano la Fiom è la sigla maggioritaria, a differenza di Taranto. La rsu di fabbrica conta 10 delegati Fiom, 6 Fim e 2 Uilm. A Genova il sindacato è spaccato rispetto alla vertenza nazionale con ArcelorMittal: Fim e Uilm partecipano al tavolo nazionale della trattativa, la Fiom ha scelto la strada della lotta dura. Manganaro è un uomo dai modi miti ma testardo come un mulo. Mentre gli operai allestiscono la tenda rossa fuori dalla fabbrica adibita a quartier generale lui ripete: «Invitiamo tutti, cittadini e istituzioni, a venirci a trovare per difendere Genova e l’Accordo di programma». Armando Palombo della rsu precisa: «Se viene annunciato un solo esubero strutturale, l’Accordo di programma, relativamente alle aree in concessione, deve essere ricalibrato con tutti i soggetti interessati».
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Messico, 5 cadaveri smembrati in buste di plastica trovati lungo un sentiero
Cinque cadaveri smembrati sono stati scoperti dalla polizia dentro
a buste di plastica lasciate al bordo di un sentiero rurale nei
dintorni di Chilapa, nello stato messicano di Guerrero, nel Sudest del
paese. I resti umani sono stati ritrovati da residenti del luogo, che si
dirigevano verso il tradizionale mercato settimanale di Chilapa. Gli
specialisti della polizia scientifica che li hanno esaminati hanno
avvertito che, dato lo stato in cui si trovano, sarà difficile
identificarli. Di fatto, finora non è stato possibile determinare
neppure il sesso dei cinque cadaveri.
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Paradise Papers, coinvolto anche Lewis Hamilton. Berlino chiede accesso agli atti
È passato appena un giorno dalle prime rivelazioni dei cosiddetti
Paradise Papers, i nuovi documenti che rivelano i tesori offshore di
molte personalità pubbliche. File che coinvolgono potenti di tutto il
mondo, ma che sono stati ottenuti dal giornale tedesco Suddeutsche
Zeitung, e che ora passeranno al vaglio del ministero delle finanze di
Berlino. A dirlo è il titolare del dicastero Peter Altmeier, che ha
affermato anche che «le conseguenze saranno esaminate sul piano della
legislazione europea e ci si confronterà al livello nazionale». In
mattinata un portavoce del ministero delle finanze aveva dichiarato:
«Saremmo contenti se queste informazioni fossero messe a disposizione
dell'amministrazione delle entrate».
Vi sono pure 16,5 milioni di sterline riconducibili a Lewis Hamilton, sottratti al fisco e trasferiti con «un marchingegno» su conti offshore dell'Isola di Man. L'iridato britannico di Formula 1, da poco campione del mondo per la quarta volta, viene additato dal Guardian, che gli attribuisce inoltre una fortuna pari a 130 milioni sparsa in paradisi fiscali come Malta o Guernsey.
Particolarmente colpito dalle rivelazioni dei Paradise Papers è il Regno Unito, dove ieri il leader laburista Jeremy Corbyn ha prima invitato la regina Elisabetta a chiedere scusa, e poi ha ritrattato. Rispondendo alle domande di un giornalista, al termine della conferenza annuale della Confindustria britannica, Corbyn ha detto che «tutti coloro che utilizzano per i loro interessi i paradisi fiscali non solo devono chiedere scusa ma riconoscere il danno che provocano ai servizi pubblici». Nel corso del suo intervento Corbyn aveva tuonato contro i super-ricchi che in questo modo «fanno un oltraggio» al fisco britannico e ai comuni cittadini, dato che il mancato pagamento delle tasse sui loro patrimoni miliardari penalizza, fra l'altro, ospedali e scuole. In seguito al clamore dato alle sue dichiarazioni, il partito laburista ha minimizzato con una dichiarazione ufficiale, affermando che Corbyn non si rivolgeva direttamente alla regina.
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Vi sono pure 16,5 milioni di sterline riconducibili a Lewis Hamilton, sottratti al fisco e trasferiti con «un marchingegno» su conti offshore dell'Isola di Man. L'iridato britannico di Formula 1, da poco campione del mondo per la quarta volta, viene additato dal Guardian, che gli attribuisce inoltre una fortuna pari a 130 milioni sparsa in paradisi fiscali come Malta o Guernsey.
Particolarmente colpito dalle rivelazioni dei Paradise Papers è il Regno Unito, dove ieri il leader laburista Jeremy Corbyn ha prima invitato la regina Elisabetta a chiedere scusa, e poi ha ritrattato. Rispondendo alle domande di un giornalista, al termine della conferenza annuale della Confindustria britannica, Corbyn ha detto che «tutti coloro che utilizzano per i loro interessi i paradisi fiscali non solo devono chiedere scusa ma riconoscere il danno che provocano ai servizi pubblici». Nel corso del suo intervento Corbyn aveva tuonato contro i super-ricchi che in questo modo «fanno un oltraggio» al fisco britannico e ai comuni cittadini, dato che il mancato pagamento delle tasse sui loro patrimoni miliardari penalizza, fra l'altro, ospedali e scuole. In seguito al clamore dato alle sue dichiarazioni, il partito laburista ha minimizzato con una dichiarazione ufficiale, affermando che Corbyn non si rivolgeva direttamente alla regina.
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lunedì 6 novembre 2017
All’asta Range Rover (100 euro), Punto (200) e altri mezzi per fare cassa
La Spezia - La Provincia della Spezia - che da tre anni non riesce più nemmeno a chiudere i bilanci - mette all’asta le ultime auto e i mezzi da lavoro, rimasti in officina. Dopo essersi venduta tutto, compresa l’ala del palazzo storico in uso alla Prefettura, cede ora 17 lotti, puntando a incassare 80 mila euro.
Cifre “fuori campo Iva”, in quanto i mezzi in uso a fini istituzionali
saranno ceduti senza rilascio di fattura. Chi li acquisterà dovrà pagare
il passaggio di proprietà, e recuperarli dove sono. Del resto, le cifre sono basse: da 50 euro. La colpa del tracollo della Provincia, sta in buona parte nei tagli disposti dallo Stato.
Va detto però, che già prima l’ente spezzino chiudeva i bilanci in passivo. La stessa Corte dei Conti, ha accertato «i significativi squilibri di bilancio già dal 2010, aggravatisi nel 2011 e nel 2012». Era già in atto una «condizione finanziaria irreversibile», hanno scritto i giudici, nella verifica di fine 2016. La situazione è esplosa nel 2014: un disavanzo di parte corrente di 4 milioni di euro e di amministrazione di quasi 3. Già prima dell’addio alle Province, però, La Spezia spendeva molto più di quanto si potesse permettere e aveva già venduto i primi 4 milioni di euro di azioni Salt.
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Va detto però, che già prima l’ente spezzino chiudeva i bilanci in passivo. La stessa Corte dei Conti, ha accertato «i significativi squilibri di bilancio già dal 2010, aggravatisi nel 2011 e nel 2012». Era già in atto una «condizione finanziaria irreversibile», hanno scritto i giudici, nella verifica di fine 2016. La situazione è esplosa nel 2014: un disavanzo di parte corrente di 4 milioni di euro e di amministrazione di quasi 3. Già prima dell’addio alle Province, però, La Spezia spendeva molto più di quanto si potesse permettere e aveva già venduto i primi 4 milioni di euro di azioni Salt.
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