L’ipotesi è questa: picchiata brutalmente per ucciderla e, ancora in
vita dopo lunghe ore dalle percosse, soffocata mettendole la testa
dentro un sacchetto di plastica. Sono pagine sconvolgenti quelle firmate
da Cristina Cattaneo, la consulente della procura di Cassino che ha
redatto una perizia medico-legale sulla morte di Serena Mollicone, la
18enne di Arce (Frosinone) scomparsa il primo giugno 2001 e ritrovata
senza vita, legata e imbavagliata dopo due giorni in un boschetto di
Fonte Cupa (oggi Fonte Serena) ad Anitrella, località a pochi chilometri
da Arce. Una vicenda con depistaggi, reticenze, omertà. Un’inchiesta
che ha visto l’arresto di un carrozziere poi prosciolto da ogni accusa.
Poi il suicidio di un carabiniere della stessa stazione di Arce che ha
indagato sul delitto. La perita ha consegnato il dossier chiesto dai
magistrati dell’accusa. Insomma: le indagini stanno accelerando, tanto
che il padre, Guglielmo, che non ha mai smesso di sollecitare gli
investigatori, ora dice: «Stanno facendo quello che avevo chiesto 16
anni fa».
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