Alessandria - A fine ottobre era stato il parlamentare del M5S Paolo Romano a
mettere in guardia: «Il recapito della posta a giorni alterni si
estenderà ancora, in provincia di Alessandria, all’inizio del 2018: ai
29 Comuni che già lo sperimentano se ne aggiungeranno altri 141»,
disse allora. Pare ci avesse visto giusto e sui numeri non si era
sbagliato, almeno a scorrere l’elenco trapelato nelle scorse ore: sono
in tutto 142
i Comuni cui a breve le Poste potrebbero allargare il recapito della corrispondenza a giorni alterni,
tra zone in cui la posta arriverà davvero un giorno sì e uno no e altre
in cui, da protocollo, verrà garantita comunque la consegna quotidiana
di prodotti urgenti come giornali e raccomandate.
Uno scenario già in vigore dal 2015 nei 29 paesi che fanno
capo ai centri di distribuzione di Casale Monferrato e Mombello. La
questione, come Poste aveva specificato in risposta a Romano alla fine
del mese scorso, sembra sia ancora aperta, tanto che non sono state
fissate delle date precise per la partenza del nuovo sistema, che sarà
comunicate a un mese dall’eventuale avvio. Certo è che non se ne parlerà prima del 2018:
al momento, ad andare in porto sarà la «fase 2» del piano, che non
riguarda l’Alessandrino, inserito nella terza con Novara e Verbano Cusio
Ossola. In ogni caso, se non ci saranno imprevisti o retromarce, nel
giro di pochi mesi diventeranno 171 su 190 i Comuni alessandrini dove lettere e pacchi arriveranno a intermittenza.
L’elenco dei nuovi centri copre l’intero territorio, con quasi
tutti i piccoli comuni di Novese, Alessandrino, Acquese, Ovadese,
Tortonese, Casalese e Valenzano. Restano fuori solo alcuni paesi di
dimensioni ragguardevoli come Arquata e Serravalle mentre non la
scampano, ad esempio, Gavi, Pozzolo e Castelnuovo Scrivia). Salve le
città, fatta eccezione per Tortona, unico centro zona inserito nella lista destinato quindi ad affiancarsi a Casale nella sperimentazione.
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