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venerdì 30 dicembre 2011

Bossi insulta Napolitano: "Terùn" "Ci siamo rotti, la Padania ci sarà"

Alla "Berghem Frecc" dure contestazioni al Presidente della Repubblica e al premier Monti. La folla grida "secessione". Il Senatur: "Chiamiamola indipendenza, ma con le buone o le cattive la Padania ci sarà"

 

ALBINO (Bergamo) - Insulti, fischi e grevi ironie. Alla "Berghem Frecc" va in scena il peggio della Lega non più di governo che cerca di rinverdire agli occhi dei militanti l'immagine della "Lega di lotta". Obiettivi dello stato maggiore del Carroccio il premier Mario Monti ma soprattutto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, colpevole di aver fatto nascere il governo dei professori e di aver spinto sulle celebrazioni per i 150 anni dell'Unità d'Italia.

A dare il "la" agli attacchi è stato in prima persona il leader leghista, Umberto Bossi, che ha chiesto ai militanti che gremivano il palazzetto di Albino di "mandare un saluto al presidente della Repubblica": è partita una lunga serie di fischi, proseguita con un gruppo di leghisti che dal fondo ha scandito all'indirizzo del presidente del Consiglio lo slogan 'Monti vaffa...': "Magari gli piace", ha osservato ridendo l'ex ministro delle Riforme dal palco.


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