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venerdì 13 maggio 2016

RespiriAmo Genova: "Dati allarmanti sull'inquinamento in città"

Le soluzioni degli esperti: "Delocalizzare le industrie inquinanti, cura del ferro nella mobilità"
 
Genova - "Dati allarmanti quelli emersi durante il convegno organizzato dal comitato RespiriAmo Genova sul rapporto tra mobilità e inquinamento in città e la tanto discussa ordinanza "anti-vespe", che aveva puntato il dito contro i mezzi Euro Zero. Numeri alla mano, questi mezzi tanto demonizzati in realtà "incidono sull'inquinamento cittadino per una percentuale inferiore all'1%: vietarne la circolazione, insomma, sarebbe come mettere un cerotto su una ferita da granata": ecco perchè mentre l'ordinanza anti smog chiamava a processo le Vespe, il comitato RespiriAmo ha scelto di riunire intorno ad un tavolo associazioni, tecnici, esperti di settore ed istituzioni per portare alla luce verità che in tanti non conoscevano e che alcuni, forse, hanno volutamente scelto di ignorare fino ad oggi".

Smog - "L'inquinamento a Genova è da attribuire principalmente a due fattori e quello preponderante riguarda l'attività portuale, sia per le emissioni delle navi in rada, sia per quelle causate dalle riparazioni navali". "Il porto in questo senso la fa da padrone, con le sue navi che tengono i motori accesi in banchina per poter funzionare e con attività industriali (le saldature in particolare) vietate nei centri urbani - hanno rivelato il chimico ambientale Federico Valerio e l'ingegnere ambientale Giangiorgio Parodi, entrambi con eccezionali curricola sia in Italia che all'estero - Un dato nascosto, ma i numeri parlano chiaro: sono 3.166 le tonnellate di ossidi di azoto all'anno prodotti in porto, 877 le emissioni riconducibili agli autobus, 634 agli autoveicoli, 427 al riscaldamento domestico, 95 alla centrale a carbone dell'Enel e 41 ai motocicli, in base ai dati registrati dall'Arpal nel 2011".

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