RespiriAmo Genova: "Dati allarmanti sull'inquinamento in città"
Le soluzioni degli esperti: "Delocalizzare le industrie inquinanti, cura del ferro nella mobilità"
Genova - "Dati allarmanti
quelli emersi durante il convegno organizzato dal comitato RespiriAmo
Genova sul rapporto tra mobilità e inquinamento in città e la tanto
discussa ordinanza "anti-vespe", che aveva puntato il dito contro i
mezzi Euro Zero. Numeri alla mano, questi mezzi tanto demonizzati in
realtà "incidono sull'inquinamento cittadino per una percentuale
inferiore all'1%: vietarne la circolazione, insomma, sarebbe come
mettere un cerotto su una ferita da granata": ecco perchè mentre
l'ordinanza anti smog chiamava a processo le Vespe, il comitato
RespiriAmo ha scelto di riunire intorno ad un tavolo associazioni,
tecnici, esperti di settore ed istituzioni per portare alla luce verità
che in tanti non conoscevano e che alcuni, forse, hanno volutamente
scelto di ignorare fino ad oggi".
Smog -
"L'inquinamento a Genova è da attribuire principalmente a due fattori e
quello preponderante riguarda l'attività portuale, sia per le emissioni
delle navi in rada, sia per quelle causate dalle riparazioni navali".
"Il porto in questo senso la fa da padrone, con le sue navi che tengono i
motori accesi in banchina per poter funzionare e con attività
industriali (le saldature in particolare) vietate nei centri urbani -
hanno rivelato il chimico ambientale Federico Valerio e l'ingegnere
ambientale Giangiorgio Parodi, entrambi con eccezionali curricola sia in
Italia che all'estero - Un dato nascosto, ma i numeri parlano chiaro:
sono 3.166 le tonnellate di ossidi di azoto all'anno prodotti in porto,
877 le emissioni riconducibili agli autobus, 634 agli autoveicoli, 427
al riscaldamento domestico, 95 alla centrale a carbone dell'Enel e 41 ai
motocicli, in base ai dati registrati dall'Arpal nel 2011".
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