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sabato 28 ottobre 2017

Torino, il braccio destro della Appendino: “Togliete la multa al mio amico”. Spunta l’intercettazione e lui si dimette

Lascia Paolo Giordano, capo dei gabinetto della sindaca. La registrazione è contenuta negli atti dell'inchiesta sul bilancio 2015 della Gtt, chiusa mercoledì con l’invio dell’avviso di conclusione delle indagini a nove indagati, tra cui il presidente e ad della società, Ceresa. Cui il funzionario aveva chiesto il favore

Rivolgersi al presidente della società dei trasporti pubblici per togliere la multa a un amico. È ciò che ha fatto a luglio Paolo Giordana, il capo di gabinetto di Chiara Appendino che finisce ancora nei guai. Dopo le polemiche interne tra lui e i consiglieri del M5s o quelle con i dirigenti e i revisori dei conti, dopo la disastrosa organizzazione di piazza San Carlo del 3 giugno e dopo l’inchiesta per falso ideologico in atto pubblico, spunta negli atti di un’altra indagine, quella sul falso in bilancio in Gtt (lui non risulta indagato), un’intercettazione compromettente. La faccenda è finita sui giornali, su La Repubblica in primis, e il funzionario si è dimesso: “Sono convinto – scrive in una nota – della correttezza del mio operato e lo dimostrerò nelle sedi opportune. Mi preme, più che ogni altra cosa, tutelare la Città di Torino e l’Amministrazione. Per questa ragione ho prontamente rassegnato le dimissioni nelle mani della Sindaca”.

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