di Chiara Carenini * GENOVA (13 ottobre) - La faccia di Ivan Bogdanov, 30 anni, il capo ultrà appeso alla rete di recinzione dello stadio Ferraris di Genova, ha fatto il giro del mondo in tv mentre l'arbitro di Italia-Serbia, gara valevole per le qualificazione agli Europei del 2012, decideva di sospendere la partita. Poi Bogdanov ha cercato di scappare e come un topo si è nascosto in una tana che reputava sicura per darsela a gambe dopo aver scatenato l'inferno: il bagagliaio di un autobus. Ma non ce l'ha fatta, perchè la polizia sapeva chi doveva cercare: quell'uomo imponente che aveva tatuato sul braccio anche il '1389', la data della battaglia della Piana dei Merli: il mito fondante dello spirito ultranazionalista serbo. Continua a leggere |
mercoledì 13 ottobre 2010
Ivan “la bestia”, il capo degli ultras serbi ora è rinchiuso in un carcere femminile
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