RANGOON - Il rilascio della leader dell'opposizione birmana Aung San Suu Kyi, da sette anni ininterrotti agli arresti domiciliari, appare sempre più vicino anche se forse non avverrà oggi, come da più parti si era sperato. I termini della sua detenzione scadono domani, ma in mattinata a Rangoon vari elementi avevano indotto a pensare che la sua liberazione, annunciata nei giorni scorsi 1 da fonti governative, sarebbe potuta avvenire anche prima della scadenza di sabato.
"E' imminente", continuano a sostenere fonti militari. Ma le centinaia di sostenitori radunatisi davanti all'abitazione di Suu Kyi che aspettavano di festeggiarla oggi, stanno lentamente lasciando la zona, pattugliata dalle forze di polizia, la cui presenza è aumentata nelle ultime ore per le strade della città. Gli stessi rappresentanti del suo partito, la Lega Nazionale per la democrazia, che avevano accolto i sostenitori della "dama di Rangoon" nella loro sede in mattinata, li hanno invitati a tornare domani.
Continua a leggere
Nessun commento:
Posta un commento