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venerdì 12 novembre 2010

Scuola, nella notte il governo raddoppia i fondi alle private


Il governo ripristina i fondi per le scuole paritarie, incrementa i finanziamenti agli atenei, restituisce all'università i fondi per le borse di studio e assegna le risorse per espletare i concorsi richiesti in queste settimane a gran voce dai ricercatori in agitazione in tutti gli atenei. Il maxiemendamento alla legge di stabilità per il 2011 (ex legge finanziaria) restituisce agli istituti paritari i 245 milioni tagliati con la prima versione del provvedimento. Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, mette così a tacere la polemica derivata dal taglio del 47 per cento (253 milioni) operato alle paritarie qualche settimana fa, che aveva creato soprattutto negli ambienti cattolici più di qualche malumore.

L'emendamento del governo dovrebbe portare nelle casse degli atenei anche 555 milioni in più rispetto a quelli previsti dalla finanziaria dello scorso anno (la differenza fra gli 800 milioni destinati all'istruzione e il finanziamento per le paritarie), che andranno ad incrementare il Fondo di finanziamento ordinario e 500 milioni in più per gli anni a partire dal 2012 in poi. Una parte di questi fondi dovranno servire all'espletamento dei concorsi per professore di seconda fascia (associato) negli anni che dal 2011 al 2016. Una integrazione ai finanziamenti delle università che dovrebbe risolvere il problema creato dalla riforma Gelmini che portava a rottamazione i ricercatori che per oltre un decennio hanno insegnato e, in questo modo, supplito alla carenza di docenti di prima e seconda fascia. Ma che non si erano potuti dedicare alla ricerca a tempo pieno rimanendo indietro.



Un provvedimento, quello delle scuole paritarie, che provoca le proteste dell'Idv e un duro comunicato della Cgil Scuola: "Si compie il solito gioco delle tre carte - dice il segretario Pantaleo -. Si incrementano di 800 milioni i fondi per l'universita', la cui ripartizione, tra concorsi fondo ordinario e diritto allo studio, non è chiara, ma si confermano i tagli di 1,4 miliardi previsti dal decreto fiscale del 2008. Agli istituti di ricerca pubblici resta la diminuzione di 95 milioni del fondo per il 2011. Sono confermati i tagli per la scuola, anche per il prossimo anno e nel contempo sono aumentati di 245 milioni i fondi per le scuole paritarie. Un Governo in agonia vuole completare l'opera di demolizione della conoscenza pubblica per lasciare spazio alla privatizzazione.


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