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giovedì 18 novembre 2010

Cortei in 70 città e paesi "Ci riprendiamo il futuro"

Nella giornata del diritto allo studio, 200mila giovani in piazza in tutta Italia. Colpisce la partecipazione del Sud.  Contro la riforma Gelmini, ma anche contro la precarietà. Il ministro: "I soliti vecchi slogan"

di CORRADO ZUNINO

ROMA - Alle dieci e trenta della mattina è partito il primo corteo: da Piazza Barberini, centro di Roma. Nel pomeriggio inoltrato l'ultimo, da piazza Caricamento, nella Genova che s'affaccia sul porto. In tutta Italia settanta tra città e paesi, perché la protesta anti-Gelmini è penetrata in profondità anche in provincia, si sono messi in moto sotto lo stesso titolo: "Ci riprendiamo il nostro futuro". Giornata del diritto allo studio, l'hanno chiamata. Rimanda la memoria degli studenti agli eccidi dei 17 novembre del Novecento: i nove ragazzi uccisi a Praga dai nazisti nel 1939, i carri armati dei colonnelli greci al Politecnico di Atene nel 1973, la rivolta - ancora a Praga - nel 1989. 


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