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giovedì 11 novembre 2010

Governo, Berlusconi riflette sul bis Letta pessimista: "Prospettive si restringono"


Il premier vaglia l'ipotesi di una crisi pilotata con l'ingresso dell'Udc. Ma teme di essere bruciato. In una giornata densa di colloqui e consultazioni, Bersani annuncia l'avvio della raccolta delle firme per la mozione di sfiducia. Il finiano Granata: "Presto via la nostra delegazione dal governo". Mpa: "Piena sintonia con Fli". Schifani: "No ai tatticismi, stabilità contro poetri non democratici"


ROMA - Non è tanto la frase in sé. Il fatto rilevante è da chi arriva. L'uomo più abbottonato e riservato dell'inner circle berlusconiano. "Le prospettive di vita del governo sembrano essere brevi" afferma il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Gianni Letta, nel suo intervento a un convegno sulle prospettive delle telecomunicazioni. Un pessimismo che assume colori ancor più cupi se si pensa che a prevedere un rovescio per l'esecutivo è uno degli uomini più vicini al premier. Uno che non può essere inserito nella lista dei falchi. Un trattativista a oltranza, piuttosto. Ma anche lui, oggi, sembra abbandonare la proverbiale riservatezza e gettare la spugna: "Questo governo che rappresento pro tempore ha prospettive molto più brevi del 2020, e in queste ultime ore sembrano restringersi non ad anni ma a periodi e misure di tempo più contenuti". 

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