Il magistrato che fu chiamata a intervenire il 27 maggio scorso dopo il fermo a Milano si rivolge al Csm perché faccia chiarezza e ribadisce il suo disaccordo con il il ministro dell'interno secondo il quale "il caso è chiuso". Il procuratore di Milano: "Nessun commento"
MILANO - Si riapre il caso Ruby. Perché sul fatto che sia una vicenda chiusa il pm dei Minori Annamaria Fiorillo, che si occupò della vicenda la notte del 27 maggio quando Ruby fu portata in questura 1, non ci sta. E si rivolge al Csm: "Chiedo che la discrepanza con i dati di realtà che sono a mia conoscenza venga chiarita" perché "le parole del ministro Maroni 2 che sembrano in accordo con quelle del procuratore Bruti Liberati non corrispondono a quella che è la mia diretta e personale conoscenza del caso". Ma soprattutto perché, precisa, "si deve sapere che io non ho mai dato alcuna autorizzazione all'affido della minorenne".
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