E' un sospiro di sofferenza, la voce del 31enne romano morto al Pertini sei giorni dopo l'arresto per spaccio, nell'audio dell'udienza di convalida del fermo. Stava già male. Gli agenti penitenziari risponderanno dell'accusa di lesioni, non di omicidio
di PAOLO GALLORIROMA - "Ah...buongiorno, sono Cucchi Stefano, nato a Roma il primo ottobre 1978...mi scusi, non riesco a parla' tanto bene...". E' un sospiro, la voce di Stefano Cucchi, quella che si ascolta per un minuto al Tg3 delle 19 (versione integrale sul sito A Buon Diritto 1). Un minuto che basta per capire come il calvario del 31enne ragioniere romano, morto il 22 ottobre del 2009 nel reparto detentivo dell'ospedale Pertini, fosse iniziato subito dopo l'arresto per spaccio, avvenuto il 15 ottobre.
AUDIO 2La voce di Cucchi durante l'interrogatorio
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