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mercoledì 8 dicembre 2010

Il ragazzino che intervistò Lennon «John mi disse: non sono un eroe»

Diventa un libro la storia del canadese Jerry Levitan:  a 14 anni si finse giornalista e ottenne l'esclusiva

MILANO — Il ragazzino travestito da reporter con la giacca dei giorni di festa, la macchina fotografica del papà e la cinepresa super 8 del fratel­lo maggiore a tracolla bussa alla por­ta della camera d'albergo di John Lennon e Yoko Ono. «Canadian News», dice bluffando clamorosa­mente, con il cuore in gola. Ma in questa storia le bugie, per una volta, hanno le gambe lunghissime, e «Ca­nadian News» suona come «apriti Sesamo». Perché, dall’altra parte, qualcuno apre la porta.

Comincia così il giorno più bello della vita di Jerry Levitan, 26 maggio 1969, quando il liceale di 14 anni di­ventò giornalista per un giorno, en­trò nella suite del suo idolo con uno stratagemma e lo intervistò per 50 minuti. La storia di Jerry nel corso degli anni è diventata una specie di leggenda metropolitana, una delle fiabe (vere, e sono poche) del rock. E’ stata anche trasformata dallo stes­so Levitan in un «corto» a cartoni animati, nomination all’Oscar nel 2008 con il titolo I met the walrus («Ho incontrato il tricheco», dalla canzone dei Beatles «I Am the Walrus»), 5 minuti ispirati ai disegni un po' pazzi di John.

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