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giovedì 2 dicembre 2010

WikiLeaks, il dossier Berlusconi-Putin La Georgia: "Tangenti sul gas"

I dispacci sull'amicizia tra il Cavaliere e la Russia definito uno "Stato mafia". Fra le accuse al premier quella di sostenere Mosca per danneggiare l'alleanza Nato

dal nostro inviato ANGELO AQUARO

NEW YORK - "La voglia del primo ministro Berlusconi di essere percepito come un importante giocatore europeo in politica estera" sta portando l'Italia a "sostenere gli sforzi russi di danneggiare la Nato". La "corrosiva influenza" di uno stato che gli Usa considerano "in mano alla mafia" sta "minacciando la credibilità" di Berlusconi e "sta diventando irritante per le nostre relazioni". Firmato: l'ambasciatore americano a Roma Reginald Spogli.
Sono un atto d'accusa devastante i cable spediti dall'Italia a Washington per segnalare alla Casa Bianca la deriva dell'alleato. "Purtroppo" si legge nei dispacci resi noti da WikiLeaks e pubblicati oggi dal New York Times "Berlusconi tratta la politica russa come fa con gli affari domestici: tatticamente e giorno per giorno. Il suo preponderante desiderio è di rimanere nelle grazie di Putin ed ha frequentemente dato voce a opinioni e dichiarazioni che gli sono state passate direttamente da Putin". 



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