La procura di Grosseto ha chiesto il rinvio a giudizio per Francesco
Schettino. Il comandante della Costa Concordia, naufragata nella notte
fra il 13 e 14 gennaio dell'anno scorso, ha commentato così in una
lettera diffusa dal suo legale la decisione dei pm: «Ieri si è
parlato della vicenda con le stesse parole di un anno fa, per altro,
utilizzando aggettivi come «criminale» che nulla hanno a che fare con la
gestione dello scenario creatosi a seguito di un incidente dove
l'obiettivo primario da raggiungere è stato quello di salvaguardare la
vita umana e nient'altro. Difatti tutte le ricostruzioni hanno
dimostrato che se non avessi gestito in quel modo l'emergenza la nave
sarebbe inabissata di poppa dopo le 23 00 portandosi dietro migliaia di
persone. È pertanto inaccettabile parlare di crimine».
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