Il falso dentista riceveva nella tavernetta di casa, dove aveva attrezzato un ambulatorio privo di strumenti per la sterilizzazione degli attrezzi, con farmaci spesso scaduti da anni. Sicuro del fatto suo (sarebbe addirittura andato ad aprire ai militari con la mascherina sul viso), il falso dentista praticava tariffe ovviamente “concorrenziali”, spesso abbattute del 50% rispetto ai normali prezzi di mercato.
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