Nel 2012 perse oltre 100mila aziende La crisi travolge il "sistema Italia"
Dai dati del Cerved emerge l'accelerazione dei concordati
preventivi, ma non diminuiscono i fallimenti. A pagare il prezzo più
altro il terziario e le società di capitale manifatturiere. Il
fallimenti superano del 64% quelli del 2008.
MILANO - La crisi non molla la presa sulle aziende
italiane. E il 2012 appena finito segna il punto più basso toccato dalle
imprese dallo scoppio delle recessione: lo scorso anno hanno chiuso i
battenti 104mila aziende italiane costrette a dire basta da fallimenti
(12mila), liquidazioni (90mila) e procedure non fallimentari (2mila) con
un boom - secondo i dati raccolti dal Cerved - dei concordati
preventivi. Un'accelerazione dovuta alla riforma entrata in vigore a
settembre: nel solo quarto trimestre del 2012 siano state presentate
circa 1.000 domande, soprattutto nella forma del concordato con riserva.
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