Nicola Pinna
Cagliari
Andava sempre in giro con una croce appesa al collo e quando è
arrivato in Libia, sperando di partire subito per l’Italia, gli spietati
miliziani dell’Isis non gliel’hanno perdonato. L’hanno catturato,
imprigionato e torturato: per tre anni Alizar Brhane è stato rinchiuso
in un’affollatissima prigione e le cicatrici che portava sul corpo
dimostravano quanto dolore avesse patito. Il 21 marzo scorso era
arrivato in Sardegna e da qualche giorno aveva avuto la notizia che
aspettava di più: il permesso per lasciare la casa di accoglienza di
Cagliari era già stato firmato, ma ancora gli doveva essere consegnato. Continua qui
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