Martedì arriva in Parlamento
il disegno di legge che sospende i processi per chi, avendo abusato di
una minore 'consenziente', accetta le 'nozze riparatorie'. Protestano le
opposizioni e le organizzazioni dei diritti umani
di MARCO ANSALDOSpose, dopo essere state violentate, se il loro aggressore acconsente al matrimonio. E' rivolta adesso in Turchia sui social, e anche in Parlamento, sul nuovo disegno di legge che ha per oggetto le bambine minorenni. La proposta, presentata dall'Akp, il partito conservatore di ispirazione religiosa del presidente Erdogan, al governo da 14 anni, intende depenalizzare la violenza sessuale sui minori, se l'atto è avvenuto in modo consensuale e il suo autore accetta di sposare la vittima.
Il disegno è stato presentato all'Assemblea di Ankara nella notte e sarà discusso martedì prossimo. Ma si è già diffusa nelle reti televisive la dura reazione da parte dell'opposizione, composta ora dal partito socialdemocratico e dalla compagine nazionalista. Sono i soli ora presenti attivamente in Parlamento, dopo che la formazione filo-curda del Partito democratico del popolo ha deciso di non partecipare più ai lavori dell'aula per protestare contro l'arresto dei suoi leader e dei sindaci di varie città nel Sud est dell'Anatolia. Secondo diverse Organizzazioni non governative, la norma presentata dal Partito della Giustizia e dello sviluppo, fondato dal Capo dello Stato, Recep Tayyip Erdogan, aggraverebbe ulteriormente il fenomeno delle 'spose bambine', già piuttosto diffuso.
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