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lunedì 7 novembre 2016

Scoppia la “guerra dei biscotti” tra Ferrero e Barilla. La nostra campagna contro l’invasione dell’olio di palma all’origine dello “scontro”

La “guerra dei biscotti” ha preso il via il 27 ottobre 2016 a Milano all’hotel Westin Palace durante l’incontro sull’olio di palma organizzato dalla Ferrero. Il motivo dello scontro è la decisione presa da Barilla di stampare sulle confezioni dei biscotti la frase “senza olio di palma” e di avere promosso una campagna pubblicitaria per fare sapere ai consumatori che i prodotti non contengono più l’olio tropicale (quello, per intenderci, accusato di contenere sostanze cancerogene e responsabile della deforestazione e degli incendi e in Malesia e Indonesia).
La diatriba tra i due giganti dell’alimentare italiano trae origine dalla campagna promossa due anni fa da Il Fatto Alimentare e Gift (Great Italian Food Trade), contro l’invasione dell’olio di palma che allora era presente nel 90% dei prodotti da forno. La nostra intenzione era convincere i principali marchi del settore come: Barilla, Colussi, Galbusera, Pavesi e le catene di supermercati come Esselunga, Carrefour, Coop… a cambiare le ricette. L’operazione è riuscita grazie alla petizione su Change.org che ha raccolto 176 mila firme e un lavoro di informazione supportato da oltre 150 articoli sul nostro sito, arricchiti da interviste e relazioni di specialisti e dagli studi delle agenzie per la sicurezza alimentare europee e dell’Istituto Superiore di Sanità. Alla fine le grandi aziende si sono allineate, tranne Ferrero che all’incontro di Milano ha rigettato tutte le accuse contro l’olio di palma. L’azienda, supportata da un gruppo di esperti, ha reagito contro il “complotto” che ignoti hanno organizzato a suo danno con una campagna pubblicitaria e mediatica a favore dell’olio tropicale.

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