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giovedì 28 settembre 2017

Morto dopo un trapianto, i medici: "Il cuore era perfetto". Lorenzin: "Verifiche"

L'espianto al San Raffaele di Milano, il decesso al San Camillo di Roma. La procura ha aperto un'inchiesta, dopo l'esito di una consulenza medico legale disposta dai magistrati: "Organo non idoneo"

Un'inchiesta della procura e una interna dell'ospedale San Raffaele. Perché "è inaccettabile morire dopo un trapianto di cuore". Sono le parole della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che annuncia "immediate procedure di controllo e verifica" sul caso di un uomo cardiopatico morto un anno fa nell'ospedale San Camillo di Roma dopo il trapianto di un cuore da Milano. Dal Centro nazionale trapianti assicurano che "tutte le procedure sono state rispettate e l'organo, dopo gli esami, è risultato idoneo al trapianto". Anche al San Camillo i medici non hanno dubbi: "Il cuore era perfetto".


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