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lunedì 1 aprile 2019

Omicidio Murazzi, 27enne di origine marocchina confessa: “L’ho ucciso perché era felice”

Si chiama Said Machaouat il ragazzo di 27 anni che ha confessato ai carabinieri di avere ucciso Stefano Leo il 33enne salentino accoltellato alla gola lo scorso 23 febbraio ai Murazzi di Torino. Il giovane si è costituito poche ore dopo la marcia organizzata dagli amici e dai parenti della vittima recandosi in questura. Gli agenti hanno subito contattato i carabinieri che hanno trasportato il ragazzo al Comando provinciale di via Valfrè dove è stato interrogato. Alle 23.30 il 27enne italiano di origini marocchine è stato dichiarato in stato di fermo.
Nato in Marocco, è arrivato in italia all’età di 6 anni. Ha studiato come cuoco ma lavorava come cameriere. Perso il lavoro, tornò in Marocco, dove è rimasto per 4 mesi, per poi rientrare in Italia.
«L’ho ucciso perché aveva un’aria felice. L’ho scelto perché appariva felice. Non sopportavo la sua felicità, era troppo felice, volevo ammazzare un ragazzo come me, togliergli tutte le promesse, toglierlo ai suoi figli, ai suoi parenti e ai suoi amici». Questa sarebbe l’assurda motivazione fornita agli inquirenti. Un movente che, secondo il Procuratore, “mette i brividi”.
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