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lunedì 13 luglio 2020

Regionali Toscana, la candidata della Lega Ceccardi: “Non sono antifascista. Facile dirsi così oggi con un nemico che non esiste”

L'aspirante governatrice del centrodestra: "Sono anti ideologica. Vengo anch’io dalla storia rossa, sono nata nel 1987 ma ho una famiglia di tradizione di sinistra, il fratello di mio nonno era un partigiano e fu ucciso dai fascisti. Non sono né fascista né antifascista, aveva un senso la domanda allora, nel 1944". Accetterebbe i voti di Casapound? "Il voto è libero e segreto. A nessuno viene chiesto censo, orientamento sessuale, religiosoo politico prima di entrare in cabina elettorale"
Susanna Ceccardi, candidata governatrice del centrodestra della Regione Toscana, non “né fascista né antifascista“. Anzi “oggi è troppo facile dirsi antifascisti con un nemi che non esiste”. Lo dice lei stessa, in un’intervista all’edizione fiorentina di Repubblica: “Io sono anti ideologica. Vengo anch’io dalla storia rossa, sono nata nel 1987 ma ho una famiglia di tradizione di sinistra, il fratello di mio nonno era un partigiano e fu ucciso dai fascisti. Non sono né fascista né antifascista, aveva un senso la domanda allora, nel 1944. Oggi è troppo facile dirsi antifascisti con un nemico che non esiste“, sono le parole dell’ex sindaca di Cascina, eletta dalla Lega all’europarlamento. Che non chiude al sostegno dell’estrema destra. Alla domanda “accetterebbe voti di Casapound?”, infatti ha risposto: “Il voto è libero e segreto. A nessuno viene chiesto censo, orientamento sessuale, religiosoo politico prima di entrare in cabina elettorale”.
La pupilla di Matteo Salvini sostiene di essere in grado di prendere pure i voti di sinistra della “rossa” Toscana dicendo la verità“. Per esempio? “Lo slogan acqua pubblica ora piace a tutti ma l’acqua l’ha privatizzata la sinistra. Loro vogliono ingraziarsi l’elettorato, io faccio una valutazionecosti-benefici.Io metterò al centro i temi sociali e la sicurezza. Case popolari modello Cascina: prima gli italiani. Servirà il certificato patrimoniale del Paese di origine per le domande”. Sui rifiuti e l’ipotesi inceneritori, invece, risponde: “Un governatore deve dare l’indicazione politica: non gli inceneritori ma moderni termovalorizzatori, che tutelano la salute e l’economia, per me servono”.
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