Milano - «Il Governo monitorerà con attenzione l’evolversi della situazione» afferma il ministro dello Sviluppo Economico
Carlo Calenda in merito alla
vicenda Mediaset-Vivendi
. Il governo italiano ha «assoluto rispetto per le regole di
mercato», tuttavia «non sembra davvero che quello che potrebbe apparire
come un tentativo, del tutto inaspettato, di
scalata ostile a uno
dei più grandi gruppi media italiani, sia il modo più appropriato di
procedere per rafforzare la propria presenza in Italia».
Nella nota Calenda sottolinea comunque che «gli investimenti stranieri
sono sempre benvenuti, quando portano capitale di crescita e competenze e
contribuiscono allo sviluppo del tessuto industriale italiano. Quando
però si tratta di un’azienda che opera in un campo strategico come
quello dei media, il modo in cui si procede non è irrilevante. Mi pare
che questo principio sia in Francia ampiamente riconosciuto e
assertivamente difeso».
E in una nota,
anche Silvio Berlusconi parla di scalata ostile:
«L’acquisto di azioni Mediaset da parte di Vivendi, non concordato
preventivamente con Fininvest, non può essere considerato altro che
un’operazione ostile». Vivendi ha avuto l’opportunità, con l’accordo
strategico firmato nello scorso aprile, di avviare con Mediaset una
collaborazione che si preannunciava proficua per entrambi i gruppi»,
rileva ancora Silvio Berlusconi. «Purtroppo, questo accordo è stato
disconosciuto da Vivendi nei modi e con le conseguenze anche giudiziarie
che sono note. Non è certo questo il miglior biglietto da visita che
Vivendi possa esibire nel riproporsi come azionista industriale della
società».
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