Esecuzioni sommarie, bambini e donne bruciati vivi, civili in fuga costretti con la tortura ad arruolarsi nell'esercisto lealista: l'agonia di Aleppo è senza fine, anche se Mosca, nel tardo pomeriggio, annuncia lo stop delle armi, la liberazione della città. L'Onu denuncia che decine di civili sono stati trucidati dalla forze lealiste che hanno riconquistato la città, mentre i ribelli parlano di "stop all'evacuazione dei civili da parte delle forze sciite, per motivi non chiari"
"Una situazione disastrosa, che fa male al cuore", scandisce la Merkel
in una dichiarazione congiunta con Hollande dove si parla di almeno "120
mila 'ostaggi' sotto le bombe". "Non lasceremo nulla di intentato
presso il regime siriano, ma anche Russia e Iran", hanno aggiunto la
Cancelliera e il presidente francese, perchè "la popolazione civile
venga protetta e il sostegno umanitario possa essere assicurato". Per
Aleppo, hanno aggiunto, "il messaggio è chiaro ed è un messaggio molto
semplice: si deve intraprendere tutto il possibile affinché la
popolazione possa essere evacuata senza essere vittima di repressione".
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Salta la tregua, ancora bombe su Aleppo. Rinviata l’evacuazione di civili e ribelli
Le voci “Per noi non c’è scampo, addio”
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