martedì 30 giugno 2015
C-130 precipitato, almeno 30 morti
Lo riferiscono le autorità locali
(ANSA) - ROMA, 30 GIU - Almeno 30 persone sono morte nell'incidente che ha coinvolto un aereo militare C-130 precipitato in una zona residenziale di Medan, in Indonesia. Lo riferiscono le autorità locali, citate dai media internazionali. L'equipaggio era composto da 12 persone. L'aereo è precipitato poco dopo il decollo dall'aeroporto Polonia alle 11.48 locali.
Continua qui
Scandalo Catania, Pulvirenti: "Ho comprato le partite a 100 mila euro l'una"
Le ammissioni davanti al gip della città etnea durante l'interrogatorio
di garanzia: lo ha raccontato il procuratore Salvi. L'ad etneo Cosentino
invece nega il coinvolgimento nell'inchiesta 'I treni del gol' e
attacca il n.1 "Non so nulla di combine, lui un folle''. Lotito attacca:
''Cercano di screditare me e Figc''
Continua qui
Continua qui
lunedì 29 giugno 2015
GRANDE CALDO - Europa occidentale: anomalia termica IMPRESSIONANTE...
Certe anomalie termiche al rialzo fanno davvero riflettere...
Fa davvero impressione l'anomalia termica prevista sull'Europa occidentale per il prossimo fine settimana.
La ciocca rossa visibile sulla carta a fianco riportata, identifica temperature notevolmente superiori alle medie del periodo. Le cartine termo-sinottiche contemplano per la Penisola Iberica e molti dipartimenti della Francia sud-occidentale temperature prossime, se non superiori, a 40° per diversi giorni.
L'Italia verrà interessata in maniera più marginale, ma anche da noi i termometri lavoreranno parecchio, specie al nord, sul Tirreno e sulla Sardegna.
Continua qui
Meteo a 7 giorni - ondata di CALDO: fuoco alle polveri!
Grecia, le banche restano chiuse per 6 giorni
Roma - La Borsa di Atene oggi non apre. Lo hanno confermato
fonti finanziarie, dopo la fine della riunione del Consiglio per la
Stabilità finanziaria della Grecia. Al tempo stesso, l’amministratore
delegato della Piraeus Bank ha fatto sapere che tutte le banche greche
rimarranno chiuse. Fonti vicine al governo dicono che il Consiglio per
la Stabilità finanziaria greco ha raccomandato la chiusura delle banche per i prossimi 6 giorni lavorativi: se così fosse, la riapertura dovrebbe avvenire martedì 7 luglio.
Da martedì la raccomandazione del Consiglio è che sia possibile ritirare dai bancomat al massimo 60 euro al giorno. Ai possessori di carte emesse da banche straniere sarà concesso ritirare entro i limiti massimi fissati dal loro istituto di credito.
Continua qui
Da martedì la raccomandazione del Consiglio è che sia possibile ritirare dai bancomat al massimo 60 euro al giorno. Ai possessori di carte emesse da banche straniere sarà concesso ritirare entro i limiti massimi fissati dal loro istituto di credito.
Continua qui
Milo (CT), l’unico panificio non emette 4 scontrini Licenza sospesa, niente pane per sei giorni
«Abbiamo sbagliato e abbiamo pagato, ma adesso una legge troppo severa
ci impone di chiudere, è incredibile». Gaetano Marino, da ventotto anni
l’unico panettiere di Milo, paese di un migliaio di abitanti ai piedi
dell’Etna, racconta assieme alla moglie Giovanna tutta l’amarezza
provata ieri mattina, quando la Guardia di finanza di Riposto ha posto i
sigilli agli ingressi del suo panificio, una bottega accanto alla porta
di casa, lungo la strada per la montagna.
L’Agenzia delle Entrate ha contestato a questo piccolo imprenditore, originario di Santa Venerina, la mancata emissione di quattro scontrini - uno per anno, dall’estate del 2011 al settembre del 2014 - per un incasso totale di otto euro e trenta centesimi sottratti al controllo fiscale. È proprio l’ammontare irrisorio della cifra che sembra stridere nettamente con l’entità della sanzione, esecutiva appunto da ieri, erogata sulla base del decreto legislativo n. 471/1997 che, con le successive modifiche, disciplina i provvedimenti per violazioni non penali in materia di imposte dirette e Iva: sei giorni di sospensione della licenza che consente l’esercizio dell’attività.
Continua qui
L’Agenzia delle Entrate ha contestato a questo piccolo imprenditore, originario di Santa Venerina, la mancata emissione di quattro scontrini - uno per anno, dall’estate del 2011 al settembre del 2014 - per un incasso totale di otto euro e trenta centesimi sottratti al controllo fiscale. È proprio l’ammontare irrisorio della cifra che sembra stridere nettamente con l’entità della sanzione, esecutiva appunto da ieri, erogata sulla base del decreto legislativo n. 471/1997 che, con le successive modifiche, disciplina i provvedimenti per violazioni non penali in materia di imposte dirette e Iva: sei giorni di sospensione della licenza che consente l’esercizio dell’attività.
Continua qui
domenica 28 giugno 2015
Francia, attacco Isere: Salhi ha confessato: "Non sono un terrorista"
L'uomo sospettato dell'attentato alla fabbrica vicino Lione ha ammesso
di aver ucciso e decapitato il suo datore di lavoro, ma parla di
"difficoltà personali". Si indaga, con la polizia canadese, sul macabro
selfie con la testa mozzata della sua vittima: è stato inviato in Siria
PARIGI - Alla fine, dopo ore di interrogatorio, Yassin Salhi ha confessato. L'uomo, fermato dopo l'attacco all'azienda di gas di Saint-Quentin-Fallaviern, nell'Isere, ha ammesso di aver ucciso e decapitato il suo datore di lavoro. Il 35enne di origini marocchine "ha anche fornito dettagli" sull'omicidio. Intanto s'indaga, con l'aiuto della polizia canadese, sul macabro selfie con la testa mozzata della sua vittima che Yassin ha inviato tramite WhatsApp ieri mattina alle 9 ad un numero di telefono in Canada.
Continua qui
PARIGI - Alla fine, dopo ore di interrogatorio, Yassin Salhi ha confessato. L'uomo, fermato dopo l'attacco all'azienda di gas di Saint-Quentin-Fallaviern, nell'Isere, ha ammesso di aver ucciso e decapitato il suo datore di lavoro. Il 35enne di origini marocchine "ha anche fornito dettagli" sull'omicidio. Intanto s'indaga, con l'aiuto della polizia canadese, sul macabro selfie con la testa mozzata della sua vittima che Yassin ha inviato tramite WhatsApp ieri mattina alle 9 ad un numero di telefono in Canada.
Continua qui
sabato 27 giugno 2015
Quaranta liguri all’inferno: «Preghiamo che non tocchi a noi»
Il lungomare adesso sembra un luna park cupo
a cui hanno spento le luci. Il paradiso degli occidentali si è
trasformato in una prigione presidiata da elicotteri e soldati. Mentre i
turisti, paradosso per una cittadina che vive su hotel e resort, sono
diventati il pericolo da evitare: «Sono il bersaglio dei terroristi e
abbiamo deciso di stare lontani dai luoghi che frequentano. Non andiamo a
pranzo, ce lo facciamo portare in cantiere. E si cena a casa, senza
uscire la sera. Almeno fino a quando la situazione non si sarà
ristabilita».
- L’Isis rivendica l’attentato in Tunisia, sventato un attacco alla parata militare di Londra
Renzo Giacchero, 56 anni e una famiglia tra Genova e Ovada, è site manager di Ansaldo Energia nella centrale di Sousse, un impianto termoelettrico a ciclo combinato che l’azienda italiana sta costruendo alle porte della cittadina tunisina insieme a una ditta canadese. Vive nell’altra Sousse, quella dove gli stranieri non girano in costume ma con il caschetto. Sono settantacinque i tecnici italiani che vivono a pochi passi dall’albergo dove è avvenuto il massacro, molti dei quali liguri dipendenti della società genovese: «Ci siamo subito contati, per essere sicuri che fossimo tutti al sicuro. E siamo rimasti in cantiere, mentre il responsabile sicurezza è subito volato sul luogo dell’attentato per capire se ci fossero ulteriori minacce. Abbiamo protocolli di sicurezza molto rigidi. L’unico timore era per un collega, che stando all’elenco della Farnesina era ancora residente al Riu Imperial Marhaba di Port El Kantaoui,ma in realtà si era trasferito in una struttura gemella a pochi chilometri di distanza».
Continua qui
- L’Isis rivendica l’attentato in Tunisia, sventato un attacco alla parata militare di Londra
Renzo Giacchero, 56 anni e una famiglia tra Genova e Ovada, è site manager di Ansaldo Energia nella centrale di Sousse, un impianto termoelettrico a ciclo combinato che l’azienda italiana sta costruendo alle porte della cittadina tunisina insieme a una ditta canadese. Vive nell’altra Sousse, quella dove gli stranieri non girano in costume ma con il caschetto. Sono settantacinque i tecnici italiani che vivono a pochi passi dall’albergo dove è avvenuto il massacro, molti dei quali liguri dipendenti della società genovese: «Ci siamo subito contati, per essere sicuri che fossimo tutti al sicuro. E siamo rimasti in cantiere, mentre il responsabile sicurezza è subito volato sul luogo dell’attentato per capire se ci fossero ulteriori minacce. Abbiamo protocolli di sicurezza molto rigidi. L’unico timore era per un collega, che stando all’elenco della Farnesina era ancora residente al Riu Imperial Marhaba di Port El Kantaoui,ma in realtà si era trasferito in una struttura gemella a pochi chilometri di distanza».
Continua qui
Rischio tumori al polo chimico di Spinetta Marengo (AL). L’Arpa: è il più elevato in città
M5S fa riemergere i dati, già utilizzati al processo di Alessandria
I dati dello studio dell’Arpa sul rischio tumori a Spinetta,
che era stato utilizzato al processo Ausimont/Solvay, rimergono grazie
alla risposta dell’assessore regionale all’ambiente Valmaggia ad
un’interrogazione del Movimento 5 Stelle. La relazione Arpa consegnata
all’assessore fa tutta la storia delle indagini epidemiologiche
sull’area: dallo studio del ’97, al progetto Linfa del 2006, da quello
sulla mortalità nelle circoscrizioni del 2009 fino appunto a quello sui
residenti di Spinetta, redatto su incarico della Procura impegnata nel
processo.
Tredici anni di ricoveri
Per quest’ultimo sono stati presi in considerazione i ricoveri in ospedale tra il 1° gennaio 1996 e il 30 giugno 2009. «In generale dall’analisi emergono eccessi di rischio» per diversi tipi di tumori. Quelli all’apparato digerente superiore registrano un «eccesso di rischio del 15/20%» nelle donne. E sempre per il sesso femminile un eccesso tra il 50/70% dei tumori allo stomaco. Ma addirittura del 58/174% per quelli dell’apparato digerente e del peritoneo, in entrambi i sessi e «direttamente proporzionale alla durata della residenza». Lo studio analizza poi altre patologie: una depressione maggiore tra le donne e un aumento del 20% di malattie cardiocircolatorie in entrambi i sessi.
Continua qui
Piero Bottino
ALESSANDRIA
Tredici anni di ricoveri
Per quest’ultimo sono stati presi in considerazione i ricoveri in ospedale tra il 1° gennaio 1996 e il 30 giugno 2009. «In generale dall’analisi emergono eccessi di rischio» per diversi tipi di tumori. Quelli all’apparato digerente superiore registrano un «eccesso di rischio del 15/20%» nelle donne. E sempre per il sesso femminile un eccesso tra il 50/70% dei tumori allo stomaco. Ma addirittura del 58/174% per quelli dell’apparato digerente e del peritoneo, in entrambi i sessi e «direttamente proporzionale alla durata della residenza». Lo studio analizza poi altre patologie: una depressione maggiore tra le donne e un aumento del 20% di malattie cardiocircolatorie in entrambi i sessi.
Continua qui
Grecia, Ue inizia a valutare default 'controllato'. No da Eurogruppo ad aiuti fino al referendum
Dopo la mossa di Tsipras, a Bruxelles passa la linea dei falchi:
bocciata la richiesta di Atene che chiedeva una settimana di 'sostegno'
in più per svolgere la consultazione senza l'incubo del default. Si
comincia a parlare del Piano B e del fallimento parziale del Paese.
Dijsselbloem: "Dobbiamo prepararci a tutto per salvare stabilità
eurozona"
ROMA - Un lungo silenzio, poi i botti. Così i partner dell'Unione europea, il Brussels group che riunisce i creditori e singoli governi hanno accolto la decisione di Alexis Tsipras di affidare al giudizio del popolo il verdetto sul piano proposto dall'Eurogruppo e dal Consiglio europeo, per conto dei creditori (Ue, Bce e Fmi). Soprattutto, alimentato dalla spinta dei 'falchi', è arrivato il no dell'Eurogruppo all'ultima richiesta di Atene, quella settimana di proroga degli aiuti che avrebbe consentito ai greci di arrivare al referendum senza l'incubo della chiusura delle banche e del fallimento del Paese.
L'Eurogruppo invece ha respinto la richiesta e, dopo una breve sospensione, si è riunito nuovamente e senza la delegazione greca per discutere per la prima volta dell'eventualità tanto temuta: il possibile fallimento parziale della Grecia. All'incontro partecipano anche Mario Draghi per la Bce e Christine Lagarde per il Fondo monetario internazionale, il 'creditore' al quale Atene dovrebbe versare entro martedì sera 1,6 miliardi che a ora non ha.
Continua qui
ROMA - Un lungo silenzio, poi i botti. Così i partner dell'Unione europea, il Brussels group che riunisce i creditori e singoli governi hanno accolto la decisione di Alexis Tsipras di affidare al giudizio del popolo il verdetto sul piano proposto dall'Eurogruppo e dal Consiglio europeo, per conto dei creditori (Ue, Bce e Fmi). Soprattutto, alimentato dalla spinta dei 'falchi', è arrivato il no dell'Eurogruppo all'ultima richiesta di Atene, quella settimana di proroga degli aiuti che avrebbe consentito ai greci di arrivare al referendum senza l'incubo della chiusura delle banche e del fallimento del Paese.
L'Eurogruppo invece ha respinto la richiesta e, dopo una breve sospensione, si è riunito nuovamente e senza la delegazione greca per discutere per la prima volta dell'eventualità tanto temuta: il possibile fallimento parziale della Grecia. All'incontro partecipano anche Mario Draghi per la Bce e Christine Lagarde per il Fondo monetario internazionale, il 'creditore' al quale Atene dovrebbe versare entro martedì sera 1,6 miliardi che a ora non ha.
Continua qui
venerdì 26 giugno 2015
Tunisia, Francia, Kuwait e Somalia: cos’è successo in questo venerdì di terrore
Il massacro di turisti sulla spiaggia tunisina, l’attentato all’impianto
vicino a Lione. L’attacco suicida alla moschea di Kuway City. Tutto
quello che sappiamo, per punti
Un venerdì di terrore. Con attacchi in quattro Stati di tre continenti diversi: Francia, Tunisia, Somalia e Kuwait. Non c’è ancora un bilancio finale delle vittime, ma gli occhi del mondo tornano a guardare con sospetto l’integralismo islamico. Al momento, però, non ci sono indicazioni che le stragi siano coordinate. Ecco tutto quello che sappiamo, per punti.
GUARDA - LA MAPPA INTERATTIVA DEGLI ATTACCHI NEL MONDO
TUNISIA
• Due uomini armati hanno aperto il fuoco in una spiaggia a Soussa, a circa 140 km a sud di Tunisi, uccidendo una quasi quaranta persone.
• Almeno uno dei sospettati terroristi è stato ucciso. L’altro è stato fermato dalle forze dell’ordine tunisine.
• Tra le 37 vittime ci sono anche britannici, tedeschi e belgi. I feriti sarebbero 36.
Continua qui
Un venerdì di terrore. Con attacchi in quattro Stati di tre continenti diversi: Francia, Tunisia, Somalia e Kuwait. Non c’è ancora un bilancio finale delle vittime, ma gli occhi del mondo tornano a guardare con sospetto l’integralismo islamico. Al momento, però, non ci sono indicazioni che le stragi siano coordinate. Ecco tutto quello che sappiamo, per punti.
GUARDA - LA MAPPA INTERATTIVA DEGLI ATTACCHI NEL MONDO
TUNISIA
• Due uomini armati hanno aperto il fuoco in una spiaggia a Soussa, a circa 140 km a sud di Tunisi, uccidendo una quasi quaranta persone.
• Almeno uno dei sospettati terroristi è stato ucciso. L’altro è stato fermato dalle forze dell’ordine tunisine.
• Tra le 37 vittime ci sono anche britannici, tedeschi e belgi. I feriti sarebbero 36.
Continua qui
Strage di turisti in spiaggia: 37 morti in Tunisia
Il racconto di una sopravvissuta alla strage in Tunisia
Attentato in un impianto di gas vicino a Lione: decapitato un imprenditore
Salvini: "No al reato di tortura, polizia deve fare il suo lavoro"
Il leader della Lega davanti a Palazzo Chigi: "Se qualcuno si fa male,
affari suoi". Agenti in piazza a Roma, Milano e Palermo contro il ddl
sull'introduzione del reato. Le Associazioni: "Sap fuori da Comunità
Internazionale". Il Pd: "Legge serve per colpire gli abusi"
ROMA - Il leader della Lega, Matteo Salvini, si schiera contro il reato di tortura, al centro di un aspro dibattito dopo la sentenza della Corte di Strasburgo sul G8 di Genova e casi come quello di Stefano Cucchi. In una manifestazione davanti a Palazzo Chigi insieme al Sap, dichiara: "La Corte europea dei diritti umani potrebbe occuparsi di altro. Per qualcuno che ha sbagliato non devono pagare tutti. Carabinieri e polizia devono poter fare il loro lavoro. Se devo prendere per il collo un delinquente, lo prendo. Se cade e si sbuccia un ginocchio, sono cazzi suoi". "Idiozie come questa legge - ha aggiunto - espongono le forze dell'ordine al ricatto dei delinquenti". Secondo Salvini, inoltre, "l'attuale capo della polizia, Pansa, non è il migliore capo della polizia".
ROMA - Il leader della Lega, Matteo Salvini, si schiera contro il reato di tortura, al centro di un aspro dibattito dopo la sentenza della Corte di Strasburgo sul G8 di Genova e casi come quello di Stefano Cucchi. In una manifestazione davanti a Palazzo Chigi insieme al Sap, dichiara: "La Corte europea dei diritti umani potrebbe occuparsi di altro. Per qualcuno che ha sbagliato non devono pagare tutti. Carabinieri e polizia devono poter fare il loro lavoro. Se devo prendere per il collo un delinquente, lo prendo. Se cade e si sbuccia un ginocchio, sono cazzi suoi". "Idiozie come questa legge - ha aggiunto - espongono le forze dell'ordine al ricatto dei delinquenti". Secondo Salvini, inoltre, "l'attuale capo della polizia, Pansa, non è il migliore capo della polizia".
giovedì 25 giugno 2015
Compravendita senatori, chiesti cinque anni per l'ex premier Berlusconi
Ma il leader di Forza Italia: "Richiesta fuori dalla realtà"
Condannate Berlusconi per la compravendita di senatori. La Procura di Napoli chiede cinque anni di reclusione per l'ex premier per il reato di corruzione. La richiesta è stata formalizzata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli al termine della requisitoria davanti al collegio presieduto dal giudice Serena Corleto. Per Valter Lavitola, il pm ha chiesto 4 anni e 4 mesi.
Continua qui
Condannate Berlusconi per la compravendita di senatori. La Procura di Napoli chiede cinque anni di reclusione per l'ex premier per il reato di corruzione. La richiesta è stata formalizzata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli al termine della requisitoria davanti al collegio presieduto dal giudice Serena Corleto. Per Valter Lavitola, il pm ha chiesto 4 anni e 4 mesi.
Continua qui
Escort, nuovi guai per Berlusconi: deciso l’accompagnamento coatto
mercoledì 24 giugno 2015
Renzi sfida le opposizioni, fiducia sulla scuola con poche concessioni
Giovedì sera si chiude in Senato, i leghisti sulle barricate. E nel Pd si prevede che qualcuno della minoranza non voterà
Il braccio di ferro per chiudere i giochi in tempo utile per assumere i precari a settembre è al punto di svolta. Renzi mette in gioco la tenuta del suo governo e sfida le opposizioni sulla riforma a cui tiene di più: la «buona scuola» sarà votata domani in aula al Senato con la fiducia, senza passare dalla commissione: dove il governo non avrebbe la maggioranza per il dissenso di alcuni senatori Pd.
Continua qui
Il braccio di ferro per chiudere i giochi in tempo utile per assumere i precari a settembre è al punto di svolta. Renzi mette in gioco la tenuta del suo governo e sfida le opposizioni sulla riforma a cui tiene di più: la «buona scuola» sarà votata domani in aula al Senato con la fiducia, senza passare dalla commissione: dove il governo non avrebbe la maggioranza per il dissenso di alcuni senatori Pd.
Continua qui
Sofri rinuncia a incarico consulente per riforma carceri
Per i sindacati di polizia, la scelta del ministro era inopportuna. Interviene anche Mario Calabresi: 'Il ministro spieghi'
Adriano Sofri ha deciso di rinunciare all'incarico nell'ambito degli Stati generali dell'esecuzione penale. Una decisione, quella di fare un passo indietro, presa - sempre da quanto di apprende - per preservare gli stati generali dal peso deformante di improprie letture. Ridimensionando il peso del contributo che gli era stato richiesto, Sofri precisa di aver rinunciato "perché ne ho abbastanza delle fesserie in genere e delle fesserie promozionali in particolare. Si è sollevato un piccolo chiasso attorno alla mia 'nomina' da parte del ministro della Giustizia come 'esperto' di carcere. Il mio contributo - sottolinea l'ex leader di Lotta Continua - si era limitato a una conversazione telefonica con un autorevole giurista, e all'adesione a una eventuale riunione futura. Alla quale invece non andrò, scusandomene coi promotori, perché ne ho abbastanza delle fesserie in genere e delle fesserie promozionali in particolare".
Continua qui
martedì 23 giugno 2015
Berlusconi, assegno da 1,4 mln al mese a Veronica Lario
Lo ha deciso il tribunale di Monza in sede di divorzio
Un milione e 400 mila euro al mese. E' questo l'assegno di mantenimento mensile che Silvio Berlusconi dovrà versare a Veronica Lario. E' quanto ha deciso il tribunale di Monza confermando la cifra che il giudice Anna Maria di Oreste aveva indicato durante l'udienza presidenziale della causa di divorzio. Veronica aveva chiesto oltre 3 milioni.
Continua qui
Pensionato uccide benzinaio per il prezzo del pieno
L'omicida confessa, "l'ho ucciso dopo litigio su prezzo carburante"
Per due giorni quel delitto è stato un vero e proprio rompicapo: un benzinaio raggiunto da un colpo di pistola alle spalle, sparato da un uomo di circa 60 anni, dopo avere rifornito di carburante una Fiat Uno. Un delitto plateale avvenuto sabato pomeriggio in Piazza Lolli, a due passi dalla centralissima via Dante. La vittima, Nicola Lombardo, 44 anni, sposato e con due figli, era morta subito dopo il ricovero in ospedale. Inizialmente gli inquirenti avevano pensato a un tentativo di rapina finito nel sangue, ma la dinamica dell'agguato aveva suscitato più d'una perplessità lasciando spazio alle ipotesi più disparate. Fino alla svolta, con il fermo di un sospettato, Mario Di Fiore, pensionato di 63 anni, condotto in Questura e messo sotto torchio dagli investigatori della squadra mobile. Quando l'uomo ha capito di essere stato ormai scoperto è crollato e ha confessato tutto con una motivazione che ha lasciato allibito il magistrato che lo stava interrogando. Avrebbe sparato con una pistola calibro 7,65 detenuta illegalmente. Lo riporta l'Ansa.
Continua qui
Migranti, 40.000 via da Italia e Grecia
Bruxelles - C’è finalmente una bozza di accordo nella Ue per la
gestione dell’emergenza rifugiati. Spariscono le quote obbligatorie,
ma gli Stati saranno vincolati a «decidere entro fine luglio sulla
distribuzione di 40mila» profughi, su scala Ue. È il compromesso
con cui si pensa di poter salvare il volto solidale dell’Europa e la
sovranità dei governi - in molti casi tallonati dai movimenti di destra e
populisti - di fronte agli elettorati.
Continua qui
Continua qui
Serie B, arrestati il presidente e i vertici del Catania. "Hanno comprato le partite"
La polizia ha eseguito le ordinanze. Agli arresti domiciliari sono
finiti oltre a Pulvirenti l'amministratore delegato, il direttore
generale e altre 4 persone: procuratori e agenti di scommesse
CATANIA -- La polizia sta eseguendo sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dirigenti del Catania che avrebbero comprato alcune partite del campionato di calcio Serie B appena concluso, per consentire alla squadra di vincere ed evitare così la retrocessione. Agli arresti domiciliari sono finiti il presidente del club, Antonio Pulvirenti, l'amministratore delegato Pablo Cosentino, il direttore generale Daniele Delli Carri. Con loro sono stati arrestati i procuratori Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti. Sono accusati di frode sportiva.
Continua qui
CATANIA -- La polizia sta eseguendo sette ordinanze di custodia cautelare nei confronti di dirigenti del Catania che avrebbero comprato alcune partite del campionato di calcio Serie B appena concluso, per consentire alla squadra di vincere ed evitare così la retrocessione. Agli arresti domiciliari sono finiti il presidente del club, Antonio Pulvirenti, l'amministratore delegato Pablo Cosentino, il direttore generale Daniele Delli Carri. Con loro sono stati arrestati i procuratori Giovanni Impellizzeri, Piero Di Luzio, Fabrizio Milozzi e Fernando Arbotti. Sono accusati di frode sportiva.
Continua qui
lunedì 22 giugno 2015
Baby squillo dei Parioli, chiesto il processo per il marito di Alessandra Mussolini
E' accusato di essere stato cliente di una delle due minorenni che si prostituivano in un appartamento nel quartiere romano.
La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, per prostituzione minorile. E' accusato di essere stato cliente di una delle due minorenni che si prostituivano in un appartamento nel quartiere Parioli. Rischia, secondo quanto previsto dall'articolo 600 bis del codice penale, una condanna da uno a sei anni.
La procura ha notificato l'avviso di chiusura indagine altri 22 clienti, mentre sono 11 i clienti che hanno già patteggiato un anno di reclusione.
Continua qui
La procura di Roma ha chiesto il rinvio a giudizio di Mauro Floriani, marito di Alessandra Mussolini, per prostituzione minorile. E' accusato di essere stato cliente di una delle due minorenni che si prostituivano in un appartamento nel quartiere Parioli. Rischia, secondo quanto previsto dall'articolo 600 bis del codice penale, una condanna da uno a sei anni.
La procura ha notificato l'avviso di chiusura indagine altri 22 clienti, mentre sono 11 i clienti che hanno già patteggiato un anno di reclusione.
Continua qui
23 giugno: Italia sull'orlo del baratro. Cosa rischiamo
Nel bilancio pubblico si rischia un buco di non meno di 35 miliardi di euro. Non solo, oltre a questo, ogni anno, a partire dal 2016, avremo la necessità di coprire una maggiore spesa di altri 13 miliardi.
A cui, ovviamente, dovranno far fronte i contribuenti. Sarà
probabilmente questo l’effetto della sentenza che la Corte
Costituzionale potrebbe emettere domani 23 giugno.
IL BLOCCO DEI CONTRATTI - Al centro del problema c’è la dichiarazione di incostituzionalità della legge sul blocco dei contratti e degli stipendi per i dipendenti pubblici deciso per il periodo compreso fra il 2010 e il 2015 e peraltro confermato nella legge di stabilità approvata dal Senato.
Insomma: né più, né meno di quello che è capitato un paio di mesi fa con il blocco delle pensioni, ora la stessa questione (peraltro con gli stessi identici punti di diritto) pende per gli statali. In pratica, il legislatore aveva bloccato l’adeguamento all’ISTAT dei contratti dei pubblici dipendenti e ora questa norma potrebbe essere annullata con effetto retroattivo, con obbligo di restituzione ai lavoratori di quanto non percepito in tutti questi anni.
La stima di una perdita di 35 miliardi subito e, poi, a regime di altri 13 per ogni successivo anno, è stata formulata dall’avvocatura dello Stato ed è stata presentata alla Corte Costituzionale. “Si tratta di stime gonfiate fatte per fare pressione sulla Corte”, ribatte la dose la Flp, il sindacato che per primo ha posto la questione di legittimità costituzionale.
Che cosa succederà ora? Se il ricorso verrà accolto, gli italiani saranno chiamati – in un modo o nell’altro – a far fronte a un buco che potrebbe far saltare tutte le clausole di salvaguardia contenute nell’ultima legge finanziaria: è infatti quasi scontato l’aumento delle accise sulla benzina già a partire da questa estate. Ad esso si aggiunge l’aumento dell’IVA al 25,5% entro il 2018 (con un balzo al 24% già a partire dal prossimo anno).
Continua qui
IL BLOCCO DEI CONTRATTI - Al centro del problema c’è la dichiarazione di incostituzionalità della legge sul blocco dei contratti e degli stipendi per i dipendenti pubblici deciso per il periodo compreso fra il 2010 e il 2015 e peraltro confermato nella legge di stabilità approvata dal Senato.
Insomma: né più, né meno di quello che è capitato un paio di mesi fa con il blocco delle pensioni, ora la stessa questione (peraltro con gli stessi identici punti di diritto) pende per gli statali. In pratica, il legislatore aveva bloccato l’adeguamento all’ISTAT dei contratti dei pubblici dipendenti e ora questa norma potrebbe essere annullata con effetto retroattivo, con obbligo di restituzione ai lavoratori di quanto non percepito in tutti questi anni.
La stima di una perdita di 35 miliardi subito e, poi, a regime di altri 13 per ogni successivo anno, è stata formulata dall’avvocatura dello Stato ed è stata presentata alla Corte Costituzionale. “Si tratta di stime gonfiate fatte per fare pressione sulla Corte”, ribatte la dose la Flp, il sindacato che per primo ha posto la questione di legittimità costituzionale.
Che cosa succederà ora? Se il ricorso verrà accolto, gli italiani saranno chiamati – in un modo o nell’altro – a far fronte a un buco che potrebbe far saltare tutte le clausole di salvaguardia contenute nell’ultima legge finanziaria: è infatti quasi scontato l’aumento delle accise sulla benzina già a partire da questa estate. Ad esso si aggiunge l’aumento dell’IVA al 25,5% entro il 2018 (con un balzo al 24% già a partire dal prossimo anno).
Continua qui
MARTEDI 23: attenzione ai FORTI TEMPORALI sul NORD-EST
Quella di domani sarà una giornata a rischio temporali sul nord Italia, specie al nord-est. Ecco i dettagli.
Si
tratterà probabilmente dell'ultimo disturbo temporalesco che
interesserà la nostra Penisola. Successivamente, l'estate mediterranea
proverà a fare sul serio con una spettacolare rimonta anticiclonica che
tra la fine di giugno e l'inizio di luglio potrebbe portare una forte
ondata di caldo sul nostro Paese.
Torniamo comunque ai temporali di martedì al nord. La cartina di previsione inquadra la sommatoria precipitativa tra le 8 e le 20 della giornata in questione.
L'arrivo di un nucleo fresco dal nord Europa determinerà una generale instabilizzazione dell'atmosfera al settentrione. I temporali saranno maggiormente presenti ed intensi sull'angolo nord-orientale, anche se non mancheranno sulle restanti regioni del nord.
In particolare, temporali abbastanza consistenti sono attesi tra il Veneto, l'Emilia Romagna, l'est della Lombardia e il Friuli. Temporali saranno altresì possibili (stante lo "stramazzo" dell'aria più fresca da nord-ovest) tra il basso Piemonte e la bassa Lombardia, in trasferimento verso la Liguria tra il pomeriggio e la serata.
Continua qui
Oggi - 08:28
Per la giornata di domani, martedì 23 giugno, il nostro modello prevede: 38mm a Parma, Reggio Emilia e Modena, 37mm a Piacenza e Gorizia, 30mm a Ferrara: qui tutti i dettagli a riguardo Link
Oggi - 13:49
LIGURIA: forti rovesci senza attività elettrica hanno portato accumuli fino a 80mm alle spalle del Tigullio, sulla Riviera di Lavante nel corso della mattinata.
Torniamo comunque ai temporali di martedì al nord. La cartina di previsione inquadra la sommatoria precipitativa tra le 8 e le 20 della giornata in questione.
L'arrivo di un nucleo fresco dal nord Europa determinerà una generale instabilizzazione dell'atmosfera al settentrione. I temporali saranno maggiormente presenti ed intensi sull'angolo nord-orientale, anche se non mancheranno sulle restanti regioni del nord.
In particolare, temporali abbastanza consistenti sono attesi tra il Veneto, l'Emilia Romagna, l'est della Lombardia e il Friuli. Temporali saranno altresì possibili (stante lo "stramazzo" dell'aria più fresca da nord-ovest) tra il basso Piemonte e la bassa Lombardia, in trasferimento verso la Liguria tra il pomeriggio e la serata.
Continua qui
Oggi - 08:28
Per la giornata di domani, martedì 23 giugno, il nostro modello prevede: 38mm a Parma, Reggio Emilia e Modena, 37mm a Piacenza e Gorizia, 30mm a Ferrara: qui tutti i dettagli a riguardo Link
Oggi - 13:49
LIGURIA: forti rovesci senza attività elettrica hanno portato accumuli fino a 80mm alle spalle del Tigullio, sulla Riviera di Lavante nel corso della mattinata.
Una tromba marina al largo di Genova
Torna il maltempo in Liguria, proclamato lo stato di attenzione
Da domenica in arrivo un CALDO BESTIALE?
Quanto durerà il supercaldo?
Morta Laura Antonelli, la diva di 'Malizia' e di Visconti
A dare l'allarme stamattina intorno alle 8.30 è stata la donna delle pulizie che l'ha trovata per terra in casa
E' morta l'attrice Laura Antonelli. Aveva 73 anni. A dare l'allarme stamattina intorno alle 8.30 è stata la donna delle pulizie che l'ha trovata per terra in casa a Ladispoli, vicino a Roma. Arrivati nell'abitazione gli operatori del 118 non hanno potuto fare altro che constatare il decesso.Per molti spettatori l'immagine di Laura Antonelli rimarra' sempre legata alla vestaglietta, succinta e ammiccante, che Salvatore Samperi le aveva imposto per il personaggio della cameriera di 'Malizia' (1973).
Continua qui
domenica 21 giugno 2015
Il presidente della provincia di Treviso: “Migranti terroristi, bastardano la razza”
«Volete
portare gli uomini di colore qui per bastardare la nostra razza, a me
non va bene». A dirlo è stato Leonardo Muraro, presidente della
provincia di Treviso che è stato appoggiato nelle elezioni del 2011
dalla lista “razza Piave”, nel corso di una trasmissione televisiva a Rete Veneta.
Muraro, in lista nelle ultime elezioni con la lista Tosi, dopo una lunga militanza nella Lega, durante un talk show dedicato ai temi dei migranti e dei «muri», nel contraddittorio con una esponente del Pd presente in studio, ha alzato i toni e usato frasi sempre più pesanti.
A scatenare la reazione, la questione dell’accoglienza dei profughi perché provengono da aree dove sono presenti situazioni di guerra. Secondo il presidente della provincia di Treviso, molti dei migranti presenti in Italia sono giovani o giovanissimi e tra loro potrebbe esserci il pericolo anche di infiltrati dell’Isis. Poi, il dibattito si è infiammato e Murato ha utilizzato la frase con l’uso del termine “bastardare”.
«Non voleva - spiega oggi Muraro all’Ansa, indicando che la trasmissione risale a metà settimana - essere un termine dispregiativo. L’ho usato con una accezione dialettale che vuol dire “mescolare”. Al centro del mio discorso il fatto che, da quanto detto da alcuni dei presenti sul tasso negativo di natalità, ne ho ricavato la conferma di una mia convinzione: c’è un progetto mirato della sinistra per portare immigrati in Italia».
Il video
Muraro, in lista nelle ultime elezioni con la lista Tosi, dopo una lunga militanza nella Lega, durante un talk show dedicato ai temi dei migranti e dei «muri», nel contraddittorio con una esponente del Pd presente in studio, ha alzato i toni e usato frasi sempre più pesanti.
A scatenare la reazione, la questione dell’accoglienza dei profughi perché provengono da aree dove sono presenti situazioni di guerra. Secondo il presidente della provincia di Treviso, molti dei migranti presenti in Italia sono giovani o giovanissimi e tra loro potrebbe esserci il pericolo anche di infiltrati dell’Isis. Poi, il dibattito si è infiammato e Murato ha utilizzato la frase con l’uso del termine “bastardare”.
«Non voleva - spiega oggi Muraro all’Ansa, indicando che la trasmissione risale a metà settimana - essere un termine dispregiativo. L’ho usato con una accezione dialettale che vuol dire “mescolare”. Al centro del mio discorso il fatto che, da quanto detto da alcuni dei presenti sul tasso negativo di natalità, ne ho ricavato la conferma di una mia convinzione: c’è un progetto mirato della sinistra per portare immigrati in Italia».
Il video
Iscriviti a:
Post (Atom)