Il leader della Lega davanti a Palazzo Chigi: "Se qualcuno si fa male,
affari suoi". Agenti in piazza a Roma, Milano e Palermo contro il ddl
sull'introduzione del reato. Le Associazioni: "Sap fuori da Comunità
Internazionale". Il Pd: "Legge serve per colpire gli abusi"
ROMA - Il leader della Lega, Matteo Salvini, si schiera contro il reato di tortura, al centro di un aspro dibattito dopo la sentenza della Corte di Strasburgo sul G8 di Genova e casi come quello di Stefano Cucchi. In una manifestazione davanti a Palazzo Chigi insieme al Sap, dichiara: "La Corte europea dei diritti umani
potrebbe occuparsi di altro. Per qualcuno che ha sbagliato non devono
pagare tutti. Carabinieri e polizia devono poter fare il loro lavoro. Se
devo prendere per il collo un delinquente, lo prendo. Se cade e si
sbuccia un ginocchio, sono cazzi suoi". "Idiozie come questa legge - ha
aggiunto - espongono le forze dell'ordine al ricatto dei delinquenti".
Secondo Salvini, inoltre, "l'attuale capo della polizia, Pansa, non è
il migliore capo della polizia".
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