Sofri rinuncia a incarico consulente per riforma carceri
Per i sindacati di polizia, la scelta del ministro era inopportuna. Interviene anche Mario Calabresi: 'Il ministro spieghi'
Adriano Sofri ha deciso di rinunciare all'incarico nell'ambito degli Stati generali dell'esecuzione penale.
Una decisione, quella di fare un passo indietro, presa - sempre da
quanto di apprende - per preservare gli stati generali dal peso
deformante di improprie letture. Ridimensionando il peso del contributo
che gli era stato richiesto, Sofri precisa di aver rinunciato "perché ne
ho abbastanza delle fesserie in genere e delle fesserie promozionali in
particolare. Si è sollevato un piccolo chiasso attorno alla mia
'nomina' da parte del ministro della Giustizia come 'esperto' di
carcere. Il mio contributo - sottolinea l'ex leader di Lotta Continua -
si era limitato a una conversazione telefonica con un autorevole
giurista, e all'adesione a una eventuale riunione futura. Alla quale
invece non andrò, scusandomene coi promotori, perché ne ho abbastanza
delle fesserie in genere e delle fesserie promozionali in particolare".
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