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domenica 27 settembre 2020

CORONAVIRUS: STOP alle SCUOLE, più di 400 contagiati tra gli STUDENTI. Ecco DOVE e gli ISTITUTI coinvolti

 

Il coronavirus, come nelle attese, è entrato anche nelle scuole, e siamo solo all'inizio. Ad oggi, le classi bloccate sono già state 43 in tutta la Lombardia, per un totale di 435 persone in quarantena, tra bambini e ragazzi.
A una settimana dal suono della campanella, emerge, quindi il primo bilancio sulla ripartenza delle lezioni. Le positività riscontrate tra bambini e ragazzi under 18 sono state l'1,45%. Il risultato è frutto dei tamponi effettuati su 4.014 bambini iscritti ai nidi, 5.644 agli alunni delle materne, 6.654 test ai bambini delle elementari, 4.235 agli studenti delle medie e 9.710 a quelli delle scuole superiori.
I minorenni risultati contagiati dal virus sono stati solo 69 tra coloro che vanno al nido, 71 tra quelli della materna, 92 alle elementari, 66 alle scuole medie e 141 tra gli iscritti delle superiori.

Bisogna però dire che, nonostante la procedura preveda che solo in caso di positività accertata di uno degli alunni il resto della classe debba essere messo in isolamento e fare il tampone, i genitori hanno paura e non mandano i figli a scuola. Per questo, nelle scorse settimane, la Regione Lombardia ha stilato delle linee guida: nel caso un bambino presenti, a scuola, dei sintomi riconducibili al COVID-19, vengono contattati i genitori, che con un modulo di autocertificazione fornito dall'istituto possono andare direttamente a fare il tampone in uno dei punti-prelievo ad hoc. L'esito dovrebbe venire comunicato entro le 23 del giorno stesso al medico curante: nell'attesa, le lezioni procedono, mentre il bambino sottoposto al tampone "deve rimanere in isolamento".

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Genova, 7 studenti positivi al liceo Mazzini: chiusa la succursale di Sestri


Sconfigge il cancro e attraversa l’Italia in bici: Padula omaggia Marco Vegliante

 

Ha attraversato l’italia in bici dopo aver sconfitto il cancro. La giunta comunale di Padula ha conferito la benemerenza civica a Marco Vegliante per la sua iniziativa a favore della lotta contro i tumori.

L’onorificenza è stata conferita alla luce del “notevole impegno – si legge nella delibera della Giunta Comunale – profuso da Marco Vegliante, giovane padulese, nella creazione e realizzazione della manifestazione di solidarietà “Cambia Marcia, Pedala contro il cancro”, finalizzata a raccogliere fondi a favore della ricerca contro il cancro e divulgare l’importanza della prevenzione per una diagnosi precoce, in partnership con AIRC-Rete del Dono”.

Marco dopo aver sconfitto il cancro ha deciso di dedicarsi alla promozione della prevenzione e a sensibilizzare le donazioni per la ricerca. Per farlo ha percorso l’Italia in bici partendo da Milano fino a raggiungere la Certosa di San Lorenzo a Padula.

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Coronavirus nel mondo, oltre 12 mila casi in 24 ore in Spagna. Più di 500 mila il totale dei contagiati in Francia

Da lunedì nuove restrizioni a Madrid: ma è braccio di ferro fra le autorità cittadine e il premier Sanchèz. In Israele oltre 7mila casi in 24 ore. Numeri in aumento anche in Gran Bretagna. L'Oms: "Due milioni di morti se non agiamo"


I casi di coronavirus nel mondo hanno superato i 32 milioni. Le vittime sono oltre 987mila. Gli scienziati statunitensi ritengono che il virus stia mutando, diventando più contagioso. L'Ue avverte che la pandemia è peggiore ora rispetto al picco di marzo in diversi Paesi. E mentre Rio annulla il Carnevale indefinitivamente, all'aeroporto di Helsinki sono stati arruolati cani da fiuto per rilevare Covid. Continuano le proteste a Marsiglia per il decreto di Parigi di chiudere i bar.

Francia, in totale oltre 500 mila casi

L'epidemia del coronavirus in Francia ha registrato 15.797 nuovi casi di contagio, secondo gli ultimi dati diffusi dalle autorità sanitarie. Un numero sostanzialmente analogo rispetto ai 16.096 registrati il giorno prima. In precedenza alcuni media francesi avevano anticipato un numero più alto di nuovi contagi, a quasi 21mila: Ie nuove cifre portano comunque il numero totale dei contagiati oltre la soglia di 500 mila. A preoccupare è il numero dei morti: 150, il triplo della media di una settimana fa.

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Covid: baristi senza mascherina ad Aosta, due multe da 400 euro

Controlli polizia, approfondimenti su igiene da parte dell'Usl

(ANSA) - AOSTA, 26 SET - Due titolari di bar di Aosta sono stati sanzionati dalla polizia di Stato con una multa da 400 euro ciascuno per il mancato rispetto dell'obbligo di utilizzo di mascherine da parte dei dipendenti e dei gestori durante il contatto con i clienti. I controlli sono avvenuti nella serata di venerdì da parte del personale della Divisione amministrativa e sociale della questura e dell'Usl. Uno dei due locali si trova nel centro storico di Aosta, l'altro all'esterno della zona pedonale. Sono inoltre in corso ulteriori approfondimenti per accertare eventuali inosservanze sulla sicurezza e l'igiene dei luoghi di lavoro da parte dell'azienda sanitaria. (ANSA).

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sabato 26 settembre 2020

Il medico aveva consigliato a Salvini di stare a casa per la febbre, ma lui è andato lo stesso a Formello

 E non solo: anche ad Anguillara e a Terracina

Non è una indiscrezione su cui è necessario trovare delle prove. Tanto, a fornirle, è stato lo stesso leader della Lega che, dal palco di Formello, intervistato dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano, ha parlato della sua giornata con la febbre e del consiglio, disatteso, del dottore. Salvini con la febbre diventa, dunque, un tema della rassegna stampa del giorno dopo, specialmente in un periodo in cui avere sintomi influenzali comporta la massima prudenza.

LEGGI ANCHE > Salvini arrabbiato come un bufalo per il sequestro del telefono dell’ex moglie da parte della Guardia di Finanza

Salvini con la febbre, l’annuncio dal palco di Formello

«Oggi la giornata non è partita benissimo, sono stato due ore attaccato al cortisone e quando mi sono alzato il medico mi ha detto: “lei adesso va a casa”. E io gli ho risposto si prima vado ad Anguillara Sabazia, poi a Formello e termino a Terracina. Ma la sera vengo a casa».

Tuttavia, Matteo Salvini aveva detto che, nonostante fosse febbricitante, ci teneva a partecipare all’incontro a Formello. Nel corso del suo intervento, ha detto anche che quando uno parla d febbre, tutti pensano subito al coronavirus, ma ci possono essere anche altre cause che possono provocare questo disturbo. Senz’altro da questo punto di vista ha ragione Salvini: ma proprio per la funzione pubblica che riveste, per la continua presenza in luoghi affollati, sarebbe opportuno seguire le prescrizioni mediche e non fare medicina fai-da-te.

Salvini con la febbre, anche questa mattina flebo di cortisone


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Boom di contagi: “Chiudete Madrid”. Il mondo rischia 2 milioni di morti

Il governo spagnolo chiede il confinamento parziale della capitale, ormai fuori controllo. Ma la Regione dice no. La Svizzera mette in quarantena chi arriva dalla Liguria. Stop a bar e ristoranti a Marsiglia: il sindaco si ribella

Madrid è in ginocchio, ma chiude solo in parte. Una strada sì e una no, a seconda della penetrazione del virus. In alcuni quartieri si può uscire tranquillamente e cenare fino all’una di notte, in altri alle 22 è tutto chiuso e le autorità proibiscono gli spostamenti “non necessari”. Misure difficili da far digerire ai cittadini e soprattutto complicato da far rispettare. Dietro c’è uno scontro politico: il governo spagnolo vede tornare il baratro di marzo e aprile e invita a chiudere tutta la capitale senza distinzioni: «Non ci sono scorciatoie», dice il ministro della Sanità Salvador Illa. Ma la regione della capitale non ci sta e pur estendendo le aree a rischio (da 37 e 45), evita di estendere i divieti a tutta la città: «Più che confinare la nostra missione è aiutare le persone», dice la presidente della Comunità di Madrid, Isabel Dìaz Ayuso, che fino a qualche mese fa guidava il fronte dei nemici del lockdown e oggi si trova costretta a chiedere aiuto ai socialisti della Moncloa. La polemica tra un governo nazionale di sinistra e uno locale di destra non è una novità, nemmeno in piena pandemia, ma i numeri di Madrid indicano che non c’è molto tempo: da agosto a oggi sono stati individuati più di centomila contagiati, gli ospedali sono tornati a riempirsi, terapie intensive comprese.

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Ritorna la neve sulle Alpi: imbiancata Livigno

 

L'arrivo della prima irruzione artica della stagione autunnale ha spazzato via ogni parvenza d'estate dalla nostra penisola a cominciare proprio dal nord. Il calo delle temperature ha provocato un diffuso guasto del tempo e soprattutto ha permesso il ritorno della neve sulle Alpi fino a quote modeste.
In pianura e in collina i temporali si sono rivelati particolarmente violenti, soprattutto in Veneto dove, mentre in montagna la temperatura è scesa anche sotto lo zero favorendo l'arrivo della neve. Questo video meraviglioso ci mostra la nevicata di venerdì pomeriggio su Livigno, località montana della provincia di Sondrio, in Lombardia, situata a 1.800m.

I fiocchi di neve hanno raggiunto i 1400 metri lungo il versante italiano, mentre sui versanti esteri e nelle valli più interne la neve si è spinta anche più in basso grazie al notevole raffreddamento dell'aria.
Il freddo sta dilagando su tutto il Meridione, scaturendo un calo termico di oltre 10°C. La neve farà la sua comparsa anche sulle vette dell'Appennino centro-settentrionale tra oggi e domenica, per la prima volta dopo l'estate.

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A Sestriere e a Ceresole Reale è già arrivata la prima neve

Ultimi aggiornamenti:

  • GRAN SASSO: la neve è arrivata anche a Campo Imperatore, guardate: Link
  • Oggi - 07:25
    Risveglio FRIZZANTE su molte zone del nord e nelle zone interne del centro: solo 3°C a Milano Malpensa, diversi valori sotto i 10°C in Valpadana, solo 9°C a Firenze, guardali tutti: Link

Coronavirus, al Galliera riapre un reparto Covid: ospedalizzati in aumento

 Nelle prossime ore sarà operativa l'area dedicata ai contagiati da coronavirus

Genova. L’aumento dei contagi di queste ultime ora si sta facendo sentire anche dal punto di vista ospedaliero, dove sono in crescita i ricoveri legati alle infezioni da coronavirus.

Per questo motivo gli ospedali genovesi hanno iniziato nuovamente ad attrezzarsi: è di queste ore la decisione da parte della dirigenza del Galliera di riallestire uno dei due reparti di Geriatria in un reparto Geriatria Covid, dove nelle prossime ore saranno destinati i pazienti positivi al coronavirus, fino ad oggi ricoverati nel reparto di malattie infettive.

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Coronavirus, in Liguria 73 nuovi positivi: più della metà sono ancora a Genova


venerdì 25 settembre 2020

Monforte d’Alba (CN), auto investe gruppo di ciclisti: una persona morta e 4 ferite

 

Nel primo pomeriggio di oggi (venerdì 25 settembre) si è verificato un gravissimo incidente stradale a Monforte d’Alba.

Secondo le prime informazioni in nostro possesso diverse persone sono rimaste ferite ed una è deceduta. Sul posto il personale medico del 118 e i Vigili del Fuoco.

Seguiranno aggiornamenti.

AGGIORNAMENTO ORE 17.30: un’auto avrebbe investito cinque persone che stavano sostando in una piazza. E’ confermato che una di queste persone è deceduta.

AGGIORNAMENTO ORE 18: le quattro persone ferite sono state elitrasportate in codice giallo negli ospedali di Cuneo e Verduno. Quelli condotti al nosocomio “Michele e Pietro Ferrero” sono due uomini di 60 e 76 anni.


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Trascinati dall’acqua per un chilometro nel rio: ad Acqui salvi i due operai

ACQUI TERME – Sono stati trascinati per oltre un chilometro dalla corrente del Rio Medrio, in alcuni tratti anche intubato. Una brutta avventura per due operai che, questo pomeriggio, erano impegnati insieme ad altri sette colleghi nei lavori di pulizia del corso d’acqua, poi ingrossato a causa del forte nubifragio. Alla fine sono stati salvati dai Vigili del Fuoco e da due agenti della Polizia Municipale, Alberto Ugoste e Gianni Sorato, nei pressi della confluenza del rio nel fiume Bormida.

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Maltempo in provincia: i video dei nostri lettori a Castelferro e Cassine

 

giovedì 24 settembre 2020

Usa, muore per aver mangiato più di un sacchetto di liquirizia al giorno

Gli studi hanno dimostrato che l'acido glicirrizico - il principio attivo della liquirizia - può causare ipertensione, ipopotassiemia, alcalosi metabolica, aritmie fatali e insufficienza renale


Secondo i medici, un operaio edile nello stato americano del Massachusetts è stato ucciso dalla sua abitudine di mangiare grandi quantità di liquirizia.

L'uomo, che non è stato nominato ma di cui si sa che aveva 54 anni, mangiava ogni giorno circa un sacchetto e mezzo di liquirizia nera.

Non aveva avuto sintomi prima di andare improvvisamente in arresto cardiaco in un fast food.

Descrivendo il caso dell'uomo sul New England Journal of Medicine, i suoi medici hanno detto che la colpa era dell'acido glicirrizico contenuto nella liquirizia.

Gli studi hanno dimostrato che l'acido glicirrizico - il principio attivo della liquirizia - può causare «ipertensione, ipopotassiemia, alcalosi metabolica, aritmie fatali e insufficienza renale» - tutte cose che sono state osservate in questo paziente.

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La scoperta all’università di Siena: la luce led blu uccide il coronavirus

Covid-19, dai test di laboratorio di microbiologia e virologia dell’università di Siena un clamorosa scoperta: la luce LED Blu è in grado di inattivare batteri e virus tra cui il Sars- CoV 2. Il risultato è stato ottenuto in collaborazione con EmoLED, giovane azienda italiana di medical device.

“Abbiamo utilizzato la Luce Led Blu a diverse densità di potenza, con tempi diversi, contro alcuni virus respiratori come il virus respiratorio sinciziale e l’adenovirus, in modo da stabilire i parametri necessari per verificare l’attività virucida di questa luce – ha dichiarato Maria Grazia Cusi, professore ordinario di Microbiologia e Microbiologia Clinica dell’università di Siena – Dopo avere constatato che la densità di potenza di 120 mW/cm2 per 30 minuti rappresentava la situazione migliore per svolgere un’attività virucida, abbiamo deciso di verificare anche l’effetto di questa luce sul SARS-CoV-2”.

“A questo punto – continua la Professoressa Cusi – abbiamo utilizzato la stessa lunghezza d’onda per 15 e 30 minuti, su una concentrazione elevata di virus (SARS-CoV-2), e dopo l’esposizione alla Luce Led Blu, il materiale è stato raccolto e sottoposto a titolazione virale, ossia, è stata calcolata la quantità di virus vivo presente dopo il trattamento con questa luce. Quello che si è visto – conclude la Professoressa Cusi – è che c’è stato un totale abbattimento della quantità virale nel materiale trattato con la Luce Led Blu, sia a 30 che a 15 minuti. 

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Mascherine nei vicoli di Genova: «No a un altro lockdown, ma si doveva agire prima»

Genova - La notizia viene annunciata dal sindaco Marco Bucci e dal presidente della Regione Giovanni Toti nel tardo pomeriggio: mascherine obbligatorie in tutto il centro storico e al porto antico, 24 ore al giorno, fino a nuovo ordine. Una misura necessaria dopo che il coronavirus ha ricominciato a circolare in modo preoccupante nei vicoli, dove nelle ultime due settimane i casi positivi (una sessantina gli ultimi contagi rilevati) hanno un aumento molto superiore al resto della città.


«Desta perplessità che un provvedimento simili arrivi a due giorni dalla chiusura delle urne, la situazione non è certo cambiata nelle ultime 48 ore - commenta Christian Spadarotto, portavoce del comitato di via del Campo - è almeno una settimana che in questa zona abbiamo osservato la chiusura di negozi punto di riferimento dei centri di preghiera islamici. Siamo a favore della prevenzione, ma vorremmo essere sicuri che misure simili vengono adottate solamente sulla base di ragioni sanitarie».

A impensierire i commercianti è soprattutto lo spauracchio di un nuovo lockdown: «Non possiamo permettercelo - sintetizza Alessandro Cavo, rappresentante di Ascom - per questo è fondamentale il rispetto di tutte le prescrizioni».

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mercoledì 23 settembre 2020

CORONAVIRUS: NUOVO LOCKDOWN, il prof. Bassetti ACCUSA alcune REGIONI. Ecco cosa ha detto

 

Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie Infettive dell’ospedale San Martino di Genova, torna a parlare della situazione coronavirus in Italia e lo fa accusando alcune regioni in relazione ai nuovi lockdown mirati chesi stanno adottando in alcune città italiane.
Il professore ha peraltro ribadito ad AdnKronos come l’Italia, ad oggi, non sia più in grave pericolo e che, di conseguenza, la chiusura totale di marzo e aprile scorsi non avverrà mai più.

Certo, l’aumento dei positivi a livello nazionale è indubbio, ma a detta del direttore, la percentuale di nuovi contagiati che necessitano di un ricovero nei reparti di terapia intensiva non minerebbe la tenuta complessiva del sistema sanitario nazionale: "200 persone in terapia intensiva su 50mila casi significa dire che lo 0,5% del totale dei pazienti hanno una malattia leggermente più grave", ha ribadito l'infettivologo.

Più probabile e plausibile, secondo Bassetti, l’ipotesi del ritorno di "zone rosse" a livello locale e di lockdown circostanziati nei tempi e nelle aree in cui dovessero insorgere dei focolai, al fine del contenimento dei contagi. Come in realtà sta già accadendo in determinate aree (QUI potete leggere le zone poste in quarantena).
"Ora occorre tamponare chi ne ha bisogno, se ci sono realtà dove scoppiano focolai si può intervenire con inasprimento delle misure di controllo e di contenimento", ha detto Bassetti.

Tra le righe, tuttavia, non mancano le critiche destinate a destar polemica nei confronti di alcune regioni del Sud che attualmente hanno dei problemi. Questi, secondo il virologo, sarebbero dovuti al fatto che tali regioni "nei mesi di calo dei casi invece di fare le 'formiche' hanno fatto le 'cicale'.

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Coronavirus, salgono i contagi, +1640 ma è record tamponi. 20 morti

La situazione in Piemonte

Ginecologo positivo ad Alessandria: avrebbe fatto anche visite intramoenia




Migranti, la proposta della Commissione Ue: “Alleggerire peso su Paesi di primo approdo, ricollocamenti automatici e rimpatri rapidi”

Il meccanismo di solidarietà previsto dal nuovo Patto Ue sulle migrazioni "funziona anche nei casi di salvataggio e ricerca che è responsabilità degli Stati membri costieri". La proposta dovrà poi passare al vaglio dei colegislatori. Mentre il Parlamento Europeo ha da tempo adottato una posizione chiara, la riforma si è arenata in Consiglio, dove è stato impossibile finora trovare un accordo

ricollocamenti scatteranno “in modo automatico” e verrà alleggerito il peso sui Paesi di primo ingresso, che oggi col regolamento di Dublino sono i responsabili nell’ingresso del migrante in Europa. Tutti i paesi “dovranno mostrare solidarietà verso i Paesi sotto pressione: potranno farlo o con i ricollocamenti, o con i rimpatri sponsorizzati“. Sono questi i punti principali presentati dalla commissaria europea Ylva Johansson insieme al vicepresidente Margaritis Schinas per il nuovo Patto su asilo e migrazione, che mette al centro il “meccanismo di solidarietà obbligatorio” ed evidenzia che “non ci saranno più soluzioni ad hoc” ad ogni sbarco, perché ci saranno indicazioni precise e prefissate, sulla base della valutazione della Commissione europea. Va ricordato che quella della Commissione sarà una proposta, che dovrà poi passare al vaglio dei colegislatori. Mentre il Parlamento Europeo ha da tempo adottato una posizione chiara, la riforma si è arenata in Consiglio, dove è stato impossibile finora trovare un accordo. Pochi a Bruxelles si attendono che la riforma venga risolta rapidamente. La Commissione spera però di raggiungere l’accordo “entro la fine del 2020”, quando terminerà la presidenza tedesca di turno del Consiglio Ue e inizierà quella portoghese.

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Coronavirus: in Spagna in un giorno 241 morti e 10.799 nuovi contagi. Che cosa sta succedendo

Nel Paese iberico l’incidenza del virus tocca 287 persone ogni 100mila abitanti (in Italia siamo a 32). Con una circolazione del virus così prepotente, tutte le fasce di età vengono colpite e gli ospedali iniziano a riempirsi: il 16,8% dei posti in terapia intensiva sono occupati (anche se i decessi restano lontani dal triste primato della prima ondata)

In Spagna nelle ultime 24 ore sono stati registrati 10.799 nuovi contagi di coronavirus e 241 morti. Il dato sui decessi è il più alto in quella che si può chiamare la “seconda ondata” del Paese. Anche se non tutti sono relativi alle ultime 24 ore e sono stati aggiunti numeri che in precedenza non erano stati conteggiati, la progressione preoccupa, nonostante sia lontana dal triste primato di 950 morti in un giorno.

I dati allarmanti

Che cosa sta succedendo in Spagna? Il Paese ha un’impennata notevole di nuovi positivi anche rispetto a Paesi come Usa, India, Brasile (vedi GRAFICO 1 sotto). In numeri assoluti è il quinto Stato con il maggior incremento al mondo (ovviamente dipende anche dai singoli giorni) e in termini di casi nuovi pro capite è il secondo dopo l’Argentina e prima del Brasile.


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Coronavirus, la teoria di Johnson: “In Italia le cose vanno meglio? In Gran Bretagna amiamo la libertà. Difficile far rispettare le linee guida”

L'arbitro De Santis e la compagna conoscevano l'assassino. La donna avrebbe urlato il suo nome: "Andrea no!"

Sul movente gli inquirenti non si sbilanciano e non confermano né smentiscono l’ipotesi che possa trattarsi di un delitto passionale. La sensazione però è che gli investigatori stiano seguendo una pista concreta

Il killer di via Montello potrebbe avere le ore contate. Gli investigatori sarebbero sulle tracce dell’uomo che ieri sera ha ucciso a coltellate l’arbitro di calcio di serie Pro, Daniele De Santis, di 33 anni, e la sua fidanzata, Eleonora Manta, di 30. Il delitto è avvenuto nel condominio in cui vivevano le vittime, in via Montello n.2
angolo via Martiri d’Otranto, nel rione Rudiae, nei pressi della stazione ferroviaria. Ad uccidere i due fidanzati, che avevano deciso di convivere e di mettere su famiglia, sarebbe stato un uomo che indossava una felpa nera con il cappuccio calato sulla testa, guanti neri e uno zainetto giallo sulle spalle.

Alcuni testimoni, già ascoltati dai carabinieri, lo hanno visto fuggire dal palazzo mentre impugnava un coltello insanguinato. Uno avrebbe raccontato di aver sentito Eleonora urlare il nome di uomo, tipo: “Andrea no, Andrea!”, indicando forse in questo modo il probabile assassino, oppure, più banalmente, il nome di una persona alla quale chiedeva disperatamente aiuto. Poi sarebbero partiti i fendenti. L’ipotesi più probabile è che le due vittime conoscevano il loro assassino, al quale hanno aperto la porta mentre stavano cenando.

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Autunno alla conquista dell'Italia: sfuriata del MALTEMPO sino al week-end!

Una saccatura si muove verso l'Italia e porterà a più riprese i suoi impulsi instabili a determinare precipitazioni sul territorio. Tra venerdì e sabato aria sensibilmente più fredda e netto calo delle temperature con arrivo della prima neve di stagione sulle Alpi.

SITUAZIONE: una vasta saccatura si protende dal nord Europa verso l'Italia e determina condizioni di marcata instabilità al nord-est, sul Tirreno, la Sardegna e la Puglia. Qui i fenomeni previsti sino alle 18 di oggi sulla nostra Penisola secondo il nostro modello:

EVOLUZIONE: nel corso di giovedì una perturbazione raggiungerà il settentrione e l'alto e medio Tirreno determinando forti precipitazioni anche a sfondo temporalesco, specie sulle coste.

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Nevicate in arrivo sulle Alpi e prima neve anche sull'Appennino nel weekend.

Coronavirus. I nuovi contagi sono 1.392, i morti 14. Nuovo lockdown in Sardegna

I dati ufficiali diffusi dal ministero della Salute contano 1.392 nuovi casi di positività al Covid-19 (ieri erano 1.350) e 14 morti, in calo rispetto alle 17 di ieri

Lieve aumento dei casi di coronavirus in Italia dove si registrano 1.392 nuovi contagi nelle ultime 24 ore. Lo comunica il ministero della Salute nel consueto bollettino sull'emergenza coronavirus. Sono 14, invece, i nuovi decessi, in lieve calo rispetto ai 17 di ieri.
Le persone ricoverate nei reparti di terapia intensiva continuano ad aumentare: oggi sono 239, sette più di ieri.
Dall'inizio dell'epidemia i casi totali sono 300.897, 35.738 i decessi e 219.670 le guarigioni (967 più di ieri). L'incremento più alto nelle ultime 24 ore è nel Lazio (+238), seguito da Lombardia (+182), Campania (+156) e Veneto (+119).

In Sardegna nuovo lockdown a Orune (Nuoro)

L'impennata di contagi da Covid 19, con 52 positivi e oltre 150 persone in quarantena fiduciaria, ha convinto il Comune di Orune e la Prefettura di Nuoro a prendere misure drastiche per contenere la diffusione del virus. Bar, ristoranti ed esercizi commerciali del piccolo paese di circa 2.300 abitanti resteranno chiusi in via precauzionale per tutto il giorno, mentre i cittadini sono invitati ad uscire dal territorio solo in caso di comprovata necessità. Allevatori e agricoltori potranno spostarsi per lavoro nelle loro aziende, ma da soli. L'aumento dei casi aveva già portato il primo cittadino a rinviare l'apertura delle scuole al 5 ottobre, giorno in cui scadrà la nuova ordinanza. È stato poi confermato per domani l'arrivo in paese, da Cagliari, della task force dell'Ats che effettuerà tamponi a tappeto sulla popolazione, così come richiesto dal sindaco. Dagli esiti dello screening dipenderà l'allentamento o l'inasprimento delle misure anti contagi.

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Borghetto Lodigiano, sindaca da 6 mesi con Covid: «Non mi fermerà»

I paradossi. Camere, pronte 360 assunzioni dopo il taglio di 345 eletti

Annunciati quattro concorsi pubblici per coprire i posti come consiglieri, segretari, documentaristi e assistenti

Martedì 8 ottobre, nello stesso giorno in cui la Camera dei deputati dava il via libera al 'taglio' di 345 parlamentari, sulla Gazzetta Ufficiale veniva pubblicato il concorso per 60 coadiutori parlamentari, riservato a laureati o diplomati (con voto non inferiore ai 39/60esimi o 65/100esimi) fra i 18 e i 45 anni. Bizzarrie della politica, costituite da tagli sbandierati, e contemporanee assunzioni, necessarie - si sostiene - quanto onerose. Molto meno sbandierate, ma pubblicate sui siti istituzionali. Passando alla Camera, il 13 settembre è scaduto il termine il concorso pubblico all’ambitissimo posto di consigliere parlamentare. I posti messi al bando sono 38, un numero ben inferiore rispetto ai 250 si cui si era parlato all’inizio. Di questi, 30 sono consiglieri parlamentari della professionalità generale e 8 consiglieri con competenze tecnico- informatiche. Le domande pervenute sono oltre 15mila. Ma questo per consiglieri parlamentari è solo il primo di quattro concorsi pubblici annunciati dalla Camera dei deputati, che prevede a breve di coprire fino a 300 posti tra consiglieri, segretari, documentaristi e assistenti. I costi non sono difficili da calcolare: si parte - per un assistente parlamentare - da un minimo di 35mila euro annui lordi, ma a fine carriera si arriva a oltre 130mila.

Il fatto è che, tagli o non tagli, il Parlamento dovrà lavorare esattamente come prima: potranno diminuire le figure (meno costose e più precarie) dei collaboratori dei singoli parlamentari, «ma la struttura ai livelli attuali rischia di non reggere», certifica il deputato Stefano Ceccanti, del Pd, costituzionalista ed esperto in materia. 

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martedì 22 settembre 2020

Grossa frana in spiaggia: il video è spaventoso


E' successo sull'isola di Ventotene, in località Moggio di terra, verso Punta dell'Arco.

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Suarez, truffa per la cittadinanza: esame concordato. Indagati i vertici dell'Università

 

Secondo l’inchiesta della Guardia di Finanza e della Procura di Perugia l’esame per ottenere la cittadinanza italiana è stato superato con una truffa. Suarez non è indagato ma potrebbe essere sentito come persona informata sui fatti


Un’inchiesta della Guardia di Finanza della Procura di Perugia ha accertato che l’esame di Luis Suarez per ottenere la cittadinanza (non ancora concessa) è stato superato grazie a una truffa. I militari delle Fiamme Gialle stanno acquisendo documentazione nell’università del capoluogo umbro e notificando una serie di avvisi di garanzia. Dalle indagini è emerso che gli argomenti della prova d’italiano sostenuta dall’attaccante della nazionale uruguaiana erano stati concordati prima e i punteggi assegnati prima ancora dello svolgimento della prova. Tra gli indagati ci sono la rettrice dell’Università per Stranieri di Perugia Giuliana Grego Bolli e il direttore generale Simone Olivieri. Con loro anche la direttrice del Centro per la valutazione e certificazione linguistica dell’ateneo Stefania Spina. Anche se Suarez non è indagato, non è escluso che il calciatore del Barcellona Suarez possa essere sentito dai pm come persona informata sui fatti. Non sarebbero coinvolte nemmeno persone dell’entourage dell’atleta.

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Il 6 a 0 che è diventato 3 a 3, i voti persi dalla Lega e quelli presi da Luca Zaia: ecco perché Matteo Salvini è lo sconfitto di queste elezioni

Doveva essere un cappotto e invece le Regionali si sono trasformare in un pareggio. Un 3 a 3 che per come è maturato vale come una sconfitta per l'uomo che nell'agosto di un anno fa faceva cadere il governo chiedendo "pieni poteri". Il Carroccio perde consensi ovunque rispetto alle Europee. In Puglia e Campania rischia addirittura di essere la terza forza della coalizione: superata da Fdi, è testa a testa con Forza Italia. Per l'ex ministro dell'Interno si apre anche un fronte interno col governatore del Veneto che da solo prende il triplo rispetto ai voti della lista ufficiale del partito


“Se dovessi fare un pronostico? Dico che vinceremo 7 a 0. Ci stiamo lavorando”. Qualcosa nel lavoro di Matteo Salvini deve essere andato storto. Esattamente 15 giorni dopo quell’incauta previsione l’atteso trionfo alle regionali non è arrivato. Niente cappotto, niente 7 a 0. Anzi: non è arrivata neanche una vittoria netta. È più che altro un pareggio, ma da come è maturato vale come una sconfitta per l’uomo che nell’agosto di un anno fa faceva cadere il governo chiedendo “pieni poteri“. Il segretario della Lega avrebbe voluto parlare da Firenze, dove aveva annunciato la sua presenza in caso di vittoria di Susanna Ceccardi. Alla fine è stato costretto a rimanere a Milano. In via Bellerio è comparso dopo le 19 per commentare l’unica vittoria certa del suo partito: quella alle suppletive per due collegi del Senato in Sardegna e Veneto. Per il resto ha provato a gettare la palla in tribuna. Ha parlato delle 15 regioni su 20 in mano al centrodestra, ha definito le Marche come un’ex regione rossa, nonostante siano state amministrate dalla Dc dal 1972 al ‘ 95, ha esultato per la Lega sopra il 60% in Veneto, anche se cinquanta di quei punti percentuali sono andati alla lista personale di Luca Zaia

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