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mercoledì 23 settembre 2020

I paradossi. Camere, pronte 360 assunzioni dopo il taglio di 345 eletti

Annunciati quattro concorsi pubblici per coprire i posti come consiglieri, segretari, documentaristi e assistenti

Martedì 8 ottobre, nello stesso giorno in cui la Camera dei deputati dava il via libera al 'taglio' di 345 parlamentari, sulla Gazzetta Ufficiale veniva pubblicato il concorso per 60 coadiutori parlamentari, riservato a laureati o diplomati (con voto non inferiore ai 39/60esimi o 65/100esimi) fra i 18 e i 45 anni. Bizzarrie della politica, costituite da tagli sbandierati, e contemporanee assunzioni, necessarie - si sostiene - quanto onerose. Molto meno sbandierate, ma pubblicate sui siti istituzionali. Passando alla Camera, il 13 settembre è scaduto il termine il concorso pubblico all’ambitissimo posto di consigliere parlamentare. I posti messi al bando sono 38, un numero ben inferiore rispetto ai 250 si cui si era parlato all’inizio. Di questi, 30 sono consiglieri parlamentari della professionalità generale e 8 consiglieri con competenze tecnico- informatiche. Le domande pervenute sono oltre 15mila. Ma questo per consiglieri parlamentari è solo il primo di quattro concorsi pubblici annunciati dalla Camera dei deputati, che prevede a breve di coprire fino a 300 posti tra consiglieri, segretari, documentaristi e assistenti. I costi non sono difficili da calcolare: si parte - per un assistente parlamentare - da un minimo di 35mila euro annui lordi, ma a fine carriera si arriva a oltre 130mila.

Il fatto è che, tagli o non tagli, il Parlamento dovrà lavorare esattamente come prima: potranno diminuire le figure (meno costose e più precarie) dei collaboratori dei singoli parlamentari, «ma la struttura ai livelli attuali rischia di non reggere», certifica il deputato Stefano Ceccanti, del Pd, costituzionalista ed esperto in materia. 

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