La mamma aveva deciso, insieme al suo compagno, di rivolgersi al programma di riproduzione assistita Puigvert-Sant Pau di Barcellona per evitare che la sua storia familiare di cancro al seno continuasse a ripetersi, dopo ben cinque casi di tumore.
L’autorizzazione alla procedura è arrivata dalla Commissione Nazionale per la Riproduzione Assistita che, dopo una scrupolosa valutazione del caso, ha dato il via libera, per la prima volta in Spagna, a tecniche di diagnosi genetica preimpianto per un tumore. In pratica dopo la fecondazione di più uova, tra gli embrioni ottenuti sono stati impiantati nella madre solo i due senza il gene in questione.
In Spagna la legge autorizza questa procedura per i casi di gravi malattie genetiche. Per quanto riguarda i tumori, ogni caso richiede una valutazione a sé. Senza la selezione genetica, il bebé avrebbe avuto l’80% di possibilità di nascere con la mutazione ereditaria del gene BRCA1. L’intervento è stato realizzato dall’équipe medica del Sant Pau guidata dal responsabile del reparto di Ginecologia ed Ostetricia, Joaquim Calaf-Alsina.
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