Pagine

giovedì 21 giugno 2012

Euro, Berlusconi insiste "Non è bestemmia uscire"

L'ex premier torna sull'ipotesi di uscire dalla moneta unica: "Ci sarebbero vantaggi". E invita il presidente del Consiglio a far valere la forza dell'Italia con la Germania. Casini: "Cavaliere valuti uscita da Ppe"

 

ROMA - "Non credo sia una bestemmia l'ipotesi di uscire dall'euro, così da poter pensare a procedere con una 'svalutazione competitiva'". Lo ha detto Silvio Berlusconi, parlando alla presentazione di un libro.

L'ex premier, che già meno di venti giorni fa 1aveva prospettato un'ipotesi del genere, insiste sulla eventualità che i vari Stati dell'Eurozona possano ipotizzare una uscita dall'euro e "un ritorno alle proprie monete nazionali. Certo non sarebbe auspicabile, ma ci sarebbero - assicura - anche dei vantaggi". E ha aggiunto: "Cosa succede se l'Italia, la Spagna o la Grecia dovessero tornare alla propria moneta? Non lo so. Può darsi che ci sia una perdita di ricchezza, ma io non arrivo a capirlo". Per l'ex premier, il compito che deve affrontare ora il presidente del Consiglio, Mario Monti, è quello di "far valere la forza e la solidità economica del Paese", riuscendo "a far pressione affinché la Germania ammorbidisca le sue posizioni e si riesca così ad arrivare al risultato di un'Europa che non si disintegri e a un euro forte", ha detto partecipando alla Camera alla presentazione di un libro. Il Cavaliere ha duramente criticato la linea tedesca: "La politica di rigore della Germania avvelena l'economia - ha detto -. Io mi sono battuto, ad esempio, contro la tobin tax". Poi un auspicio: "Speriamo che vada bene" il Consiglio europeo del 28 e 29 giugno.


Continua qui

Nessun commento:

Posta un commento