dall'inviato MAURIZIO CROSETTI
DANZICA - Molto meglio del previsto, ma forse anche peggio di come poteva andare. Perché l'uno a uno dell'Italia assomiglia a un vantaggio gestito poco e male (il gol di Totò Di Natale, bucaniere senza tempo), insomma è una mezza grande occasione sprecata. Resta la soddisfazione di essere partiti bene contro i campioni del mondo, dopo tutte le emergenze e le polemiche di queste settimane. L'Italia è stata frizzante, tonica, mai timorosa. Ha cambiato totalmente l'attacco nella ripresa (via Balotelli e Cassano, dentro Di Natale e Giovinco) e proprio la seconda soluzione è apparsa la più convincente. Poi, è anche vero che se il biondo Torres non avesse sbagliato di tutto nell'ultimo quarto d'ora, saremmo qui a macerarci in una sconfitta. Invece è un pareggio nella sfida più difficile, e ora la classifica e il futuro sono aperti a ogni soluzione: possiamo vincere il gruppo ma pure tornare a casa subito, non si potrà sbagliare niente. Ma era importante non fallire il debutto: quello sì, sarebbe stato irreparabile.
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