Ruby, no dei giudici allo stop per le elezioni. La giovane marocchina non testimonia in aula
La ragazza era stata citata dagli avvocati dell'ex premier,
accusato di concussione e prostituzione minorile. La difesa ha poi
rinunciato alla deposizione: saranno acquisiti i verbali delle
dichiarazioni già rese. Bocciata la richiesta di bloccare le udienze
durante la campagna elettorale
MILANO - Va avanti il processo in cui Silvio Berlusconi
è accusato di concussione e prostituzione minorile in relazione al caso
Ruby. Dopo quattro ore di camera di consiglio, i giudici del Tribunale
di Milano hanno respinto l'istanza con cui la difesa del Cavaliere aveva
chiesto di sospendere il dibattimento fino al voto di febbraio per
motivi elettorali. Bocciata anche la richiesta di legittimo impedimento
dell'ex premier per oggi. E per oggi in calendario c'era la
testimonianza di Ruby. Ma la giovane marocchina, arrivata in tribunale (video)
accompagnata dal fidanzato Luca Risso e dal suo legale, alla fine non
ha deposto: era stata citata come teste dalla difesa dell'ex premier,
che ha poi rinunciato alla deposizione. Con l'accordo della pubblica
accusa saranno acquisite le dichiarazioni già rilasciate dalla ragazza
in sede di indagine.
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