L'anno scorso le retribuzioni si sono adeguate solo alla metà del
ritmo della crescita dei prezzi. Il divario tra le due voci, a sfavore
delle retribuzioni, è il maggiore dal 1995. Camusso: "Tutelare il potere
d'acquisto". Codacons: "Persi 524 euro a famiglia". Tre anni di attesa
per il rinnovo dei contratti, oltre 3,7 milioni di lavoratori dipendenti
aspettano.
MILANO - Cresce il costo del
carrello della spesa
degli italiani, ma i loro stipendi non tengono il passo. Lo ha
certificato oggi l'Istat. Secondo i dati dell'Istituto di statistica,
infatti, le retribuzioni contrattuali orarie nella media del 2012 sono
aumentate dell'1,5% rispetto all'anno precedente; gli esperti hanno
sottolineato che si tratta della crescita media annua più bassa dal
1983. Non va bene anche per quanto riguarda i tempi dei rinnovi
contrattuali, che ormai superano i tre anni. Tanto che 32 contratti, di
cui 16 nella Pubblica amministrazione (tutti scaduti nel 2010), sono in
attesa di rinnovo, per oltre 3,7 milioni di lavoratori dipendenti (dei
quali circa 3 milioni nel pubblico impiego) ancora ad aspettare. Nel
solo mese di dicembre l'indice delle retribuzioni contrattuali orarie
ha registrato un incremento dello 0,1% rispetto al mese precedente e
dell'1,7% rispetto a dicembre 2011.
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