L'operazione impossibile di Silvio tra casa e Irap servono 40 miliardi
I soldi del concordato fiscale con Berna sono lontani. Secondo
Tremonti serve già una manovra da 14 miliardi per finanziare la cassa
integrazione, gli esodati e le missioni militari all'estero
di ROBERTO PETRINI
ROMA - Circa 7 miliardi e mezzo per una proposta assai pericolosa che
segna la prima domenica di Carnevale. A tanto ammontano le risorse che
un improbabile governo Berlusconi dovrebbe trovare fin dal primo
consiglio dei ministri per abolire l'Imu sulla prima casa per quest'anno
(ovvero 3,7 miliardi) e, addirittura, restituire ai cittadini quanto
hanno pagato per la prima casa lo scorso anno (altre 3,7 miliardi). Una
cifra rilevante, circa mezzo punto di Pil, in condizioni di finanza
pubblica sempre e costantemente difficili, appese agli esiti dello
spread e delle spesa per interessi, e soprattutto condizionate dal
trattato sul fiscal compact e dal nuovo articolo 81 della Costituzione
che da quest'anno impongono il pareggio di bilancio. Un obiettivo che,
tra l'altro, sembra a rischio ed è già proiettato oltre l'1,6 per cento
di deficit-Pil previsto dal Documento di economia e finanza. Del resto
lo stesso ex ministro dell'Economia Tremonti, alleato di Berlusconi, ha
avvertito che servirà una manovra di 14 miliardi per esodati,
finanziamento della cassa integrazione, missioni internazionali e
quant'altro.
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