Battaglia a Madrid prima della partita tra Atletico e Deportivo. La
maxi-rissa era stata pianificata dalle due fazioni degli ultrà su
Whatsapp. Il match si è giocato regolarmente
Una tragedia figlia della violenza ultrà si abbatte sul calcio spagnolo,
distogliendola nel modo più triste dall’autocelebrazione dei propri
record. Un galiziano di 43 anni, Francisco Romero Taboada, tifoso del
Deportivo, è morto nei durissimi scontri tra tifosi avvenuti stamani a
Madrid, prima della partita tra l’Atletico e la squadra di La Coruna.
Niente in questo dramma è apparso casuale, a cominciare dalla sua
genesi: un appuntamento con la follia fissato via WhatsApp da due frange
estreme di tifosi delle due parti, il Frente Atletico e i Riazor Blues,
in barba al fatto che le autorità delegate avessero dichiarato la
partita «a basso rischio». Inevitabili le polemiche nel Paese,
infiammate ancor più dalla scelta di non rinviare la partita anche di
fronte alla morte di un uomo.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento