Uno degli addetti allo smantellamento della nave confessa: "Li vendo, ho bisogno di soldi per pagare le bollette"
La Costa Concordia, naufragata il 13 gennaio 2012 all'Isola del Giglio, non smette di far parlare di se. Una tragedia che nel tempo è diventata anche un macabro business. Dalle foto ricordo con il relitto, fino alla tazze e alle magliette. Ma c'è chi si è spinto oltre e vende pezzi autentici della nave affondata. Sul sito di aste online eBay si può comprare di tutto, dal bicchiere al menù del ristorante, dalle fiche del Casinò di bordo ai vestiti del personale con, ovviamente, la scritta "Concordia".I SOUVENIR DELLA CONCORDIA: FOTO
Ma ora che la nave è a Genova per essere smantellata c'è chi ne approfitta ulteriormente e tra un lavoro e un altro porta via ciò che è rimasto per venderlo a qualche collezionista che crede di fare un grosso affare. Prezzi "modici", si parte dai 10 euro. Uno degli inviati del programma le Iene ne ha beccato uno e si è fatto raccontare come si fa a trafugare questi oggetti. Ma soprattutto perché lo fa, cosa può spingere qualcuno a lucrare su una tragedia che ha causato tanti morti. L'uomo, uno degli addetti allo smantellamento, una volta "incastrato" spiega: "Non volevo specularci, li vendo perché mia moglie non lavora, ho bisogno di soldi per pagare le bollette".
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