La protesta in provincia di Bologna dove ha sede il marchio acquistato
nel 2009 dalla multinazionale olandese Philips. La commerciante che ha
guidato l'iniziativa: "In momenti come questi bisogna lottare tutti
insieme"
Negozi chiusi in solidarietà ai lavoratori della Saeco.
Hanno deciso di tenere le serrande abbassate per unirsi alla protesta
degli operai della storica azienda produttrice di macchinette per il
caffè, i commercianti di Gaggio Montano, in provincia di Bologna, dove ha sede il marchio acquistato nel 2009 dalla multinazionale olandese Philips.
Il primo dicembre, infatti, i sindacati confederali Fim Cisl e Fiom
Cgil hanno organizzato una manifestazione per chiedere alla proprietà
della Saeco di ritirare i 243 licenziamenti annunciati nei giorni scorsi,
tagli che interesseranno la metà del personale addetto alla produzione
delle macchinette a uso domestico, e al corteo si è unita anche la
città, scuole, istituti e negozi, che per l’occasione ha messo in atto
una serrata lunga tutta la mattinata. “In momenti come questo – spiega Emanuela Cioni, che ha guidato la protesta dei commercianti di Gaggio Montano e fondato il gruppo web ‘La Saeco non si tocca’
– bisogna lottare tutti assieme”. Perché, spiegano i titolari delle
attività e dei negozi di Gaggio Montano che hanno aderito
all’iniziativa, “se perdiamo anche questa azienda, la più importante del
territorio, tutta la vallata finirà per morire”.
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