Il presidente Inps ha detto che la "generazione 1980" prenderà in media
un assegno più basso del 25% rispetto a quelli della generazione
precedente. Per questo secondo l'economista sono necessari "strumenti
forti" come il reddito minimo garantito per gli over 50
Rischiano di lavorare fino a 75 anni e prendere un assegno del 25% più basso rispetto ai pensionati di oggi. Ma quelli che oggi vivono di contratti precari potrebbero addirittura “non avere alcun reddito“. A lanciare il nuovo allarme, stavolta in particolare sul destino della “generazione 1980“, è stato il presidente dell’Inps Tito Boeri, intervenendo al convegno ‘Pensioni e povertà oggi e domani’. “Con le regole del contributivo
le persone che non raggiungono un certo ammontare di prestazione prima
dell’età pensionabile rischiano di non avere alcun reddito”, ha spiegato
l’economista, riferendosi al fatto che chi ha contratti di lavoro
discontinui non accumula contributi sufficienti per avere diritto a un
assegno dignitoso. “Si apre perciò il tema di una assistenza di base che protegga queste persone contro il rischio povertà“. Boeri torna dunque a evocare la necessità di un reddito minimo garantito
per gli over 55: uno dei pilastri della proposta di legge presentata
dal presidente Inps al governo e resa pubblica all’inizio di novembre.
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