La stima di Mediobanca combina la riduzione della tassa a 100 euro con
un'evasione "fisiologica" al 5%, in linea con quella inglese. Oggi una
famiglia su tre non paga, Milano evade più di Roma
MILANO - Ammonta a circa
420 milioni di euro la cifra che la Rai potrebbe recuperare grazie
all'inserimento del canone nella bolletta dell'elettricità. E' la stima
di R&S Mediobanca, che combina la prospettata riduzione della tassa
dagli attuali 113,5 euro a 100 euro con un'evasione 'fisiologica' del
5%, in linea ad esempio con quella inglese. La Rai, cui attualmente i
cittadini 'versano' un totale di 1,56 miliardi di euro, ha stimato in
600 milioni di euro - ricorda l'area studi di Mediobanca nell'annuale
focus sul settore tv nel periodo 2010-2015 - i mancati introiti da
canone, vale a dire quanto incasserebbe in più (alle condizioni attuali)
se tutti pagassero il contributo dovuto. Con un canone annuo di 100
euro e un tasso di evasione a livelli inglesi, la televisione pubblica
italiana vedrebbe salire oltre i 2,8 miliardi di euro il suo fatturato
(inclusa la pubblicità), poco lontano dai 3 miliardi di ricavi di France
televisions. Andrebbe inoltre ad avvicinarsi alla situazione delle
omologhe europee anche il peso del contributo dei cittadini sul
fatturato totale della Rai: il salirebbe infatti a rappresentare il 70%
dei ricavi, dall'attuale 64%, contro il 77,7% della Bbc e l'82,4% di
France televisions.
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