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giovedì 3 dicembre 2015

Veneto Banca, l’amara beffa ai soci che perdono l’81% dei risparmi e non hanno diritto al recesso

Il prezzo shock delle azioni fissato dal cda (7,3 euro) è solo virtuale: l'istituto non ha i mezzi per rimborsare i soci. Alla vicepresidenza Cristina Rossello, tra i protagonisti del caso del papello Nagel-Ligresti

Mai un consiglio d’amministrazione di Veneto Banca era durato tanto. E sì che nell’ultimo anno e mezzo a Montebelluna ne sono successe di tutti i colori: dalle ispezioni delle autorità di vigilanza sono emersi i conti taroccati della gestione di Vincenzo Consoli; la procura della Repubblica ha avviato un’inchiesta penale tutt’ora in corso; sotto l’egida degli ispettori della Bce è stata effettuata una radicale pulizia dei bilanci che ha portato a svalutazioni, accantonamenti e perdite miliardarie; il valore delle azioni è stato tagliato del 25% provocando la rabbia dei piccoli azionisti intervenuti all’assemblea del 18 aprile scorso; è stata avviata la trasformazione in spa e in seguito verrà varato un nuovo aumento di capitale (il secondo in due anni) e avviato l’iter per la quotazione in Borsa.

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