Alessandria - Era considerata la “madre di tutti gli sprechi”, la legge di riforma Delrio l’ha svuotata di competenze, ma non è ancora morta la provincia di Alessandria. Sopravvive «e ancora per quest’anno, almeno, riusciremo a garantire i servizi minimi».
A
salvare dal dissesto Palazzo Ghilini è arrivato un decreto governativo
che ha stanziato 100 milioni di euro per tutte le province d’Italia,
prendendoli dal fondo previsto per Anas, ente di gestione della rete
stradale italiana. Di questi, 10 milioni sono andati al Piemonte, di cui 4,6 milioni ad Alessandria.
L’altro giorno la conferenza Stato-Regioni ha dato ossigeno per altri
35 milioni: 3,3 per la provincia guidata da Rita Rossa. Totale 7,6
milioni.
Salvi,
ma ridotte all’osso le risorse di un ente che, «negli ultimi due anni
ha visto tagli per 25 milioni di euro», fa presente il vicepresidente
Angelo Muzio, ex senatore, deus ex machina della riconversione di Palazzo Ghilini, dopo la riforma. Scuole, strade e ambiente i servizi residui assegnati per legge.
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