Svizzera: Ue, referendum non rende negoziati più facili
Portavoce Juncker, quattro libertà fondamentali inseparabili
Il risultato del referendum di ieri in Ticino "non renderà più facili i
negoziati" già in corso tra l'Unione europea e la Svizzera per
affrontare le conseguenze del referendum nazionale che due anni fa ha
chiesto di porre limiti all'ingresso di lavoratori europei. Lo afferma
il portavoce della Commissione europea, Margaritis Schinas, ricordando
che "il presidente Jean Claude Juncker ha più volte chiarito che le
quattro libertà fondamentali del mercato unico sono inseparabili, cosa
che nel contesto svizzero significa che la libertà di circolazione dei
lavoratori è fondamentale". Nell'ambito del negoziato già in corso
Juncker lunedì scorso ha incontrato il presidente della Confederazione
elvetica ed hanno "concordato di vedersi di nuovo a fine ottobre" per
continuare il negoziato e "trarre le potenziali conseguenze" anche del
voto in Ticino che, ha ricordato Schinas, "deve essere ancora approvato
dal governo federale".
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