"Sono troppo isolato, manca un
indirizzo politico", dice Stefano Fermante che ha rimesso il mandato e
ha consegnato una relazione da cui emerge una città sull'orlo del
default
di GIOVANNA VITALE
ROMA - Il Campidoglio
perde un altro pezzo. Il ragioniere generale Stefano Fermante ha rimesso
il mandato nelle mani della sindaca. Allegando una relazione di 20
pagine che restituisce la foto di una città sull'orlo del default.
Dopo l'addio dell'assessore al Bilancio,
la vana ricerca di un successore e il pasticcio sulle nomine, anche
l'ultimo "guardiano" delle disastrate casse comunali lascia Roma. Una
scelta, ha raccontato Fermante, meditata a lungo. Ma protocollata solo
ieri, quando Virginia Raggi ha finalmente deciso di revocare l'ex procuratore della Corte dei Conti Raffaele De Dominicis:
incaricato alle finanze capitoline il 7 settembre, licenziato 24 ore
dopo con un post su Facebook, ma mai ufficialmente ritirato. Almeno fino
a lunedì: giorno del gran rifiuto opposto dall'ultimo dei prescelti, il
giudice contabile Salvatore Tutino,
finito stritolato "nella guerra per bande" che infuria nel M5s. È
allora che la sindaca rompe gli indugi e firma l'ordinanza per avocare a
sé la responsabilità sia di Bilancio e Patrimonio, sia delle
Partecipate, prima riunite in un'unica delega e adesso spacchettate.
Continua qui
Nessun commento:
Posta un commento