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lunedì 31 ottobre 2016

Uomo decapitato a Lumarzo, confessa il nipote della vittima: «Mi ha insultato, non ci ho più visto»

Genova - Claudio Borgarelli, l’infermiere dell’ospedale San Martino accusato di aver ucciso lo zio Albano Crocco lo scorso 11 ottobre nei boschi di Lumarzo, ha confessato il delitto: «Abbiamo discusso per il sentiero - ha detto Borgarelli davanti al giudice, Paola Faggioni - Lui mi ha insultato e sputato addosso, e io non ho capito più nulla». Borgarelli, difeso dall’avvocato Antonio Rubino, ha pianto durante la confessione, ma non ha chiesto perdono.

Ancora: «Quella mattina - ha aggiunto Borgarelli - ho aperto la porta e ho visto la macchina e i paletti divelti. Ho seguito mio zio e mi sono portato dietro la pistola perché temevo che fosse armato anche lui. Abbiamo discusso. Io gli ho sparato 2 colpi e poi l’ho decapitato. Sono tornato a casa, ho messo la testa nel sacco (foto) e poi l’ho buttata».

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