«Ieri sera una assemblea di condominio, a maggioranza, ha negato la fornitura dell'acqua potabile ad un alloggio che ospita 11 persone fuggite da guerre, catastrofi, fame. Fra questi undici vi sono tre donne incinte e alcuni bambini - si legge sulla pagina Facebook dell'evento - Noi non ci riconosciamo in questa scelta crudele e disumana.
Vogliamo restare umani, vogliamo credere che l'accoglienza sia un diritto. Vogliamo che l'accesso all'acqua sia un diritto! Sappiamo che il "diverso" può fare paura, ma crediamo che il dialogo e il confronto tra diversi sconfiggano la paura e che alla guerra tra più deboli si risponda con la mano tesa tra eguali. Nessun disagio può generare una reazione inumana per questo motivo proviamo vergogna per questa decisione. Vi invitiamo a portare simbolicamente una bottiglia d'acqua per affermare la nostra solidarietà a tutte le persone che fra mille pericoli attraversano il mare in cerca di un futuro migliore e la nostra rabbia ed indignazione per una scelta disumana».
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