Il bilancio delle vittime del bombardamento è spaventoso. E come sempre i più piccoli sono i più colpiti.
I civili, ma soprattutto tanti bambini. Il numero non è preciso. Alcune
fonti dicono 47, altre 30. Ma siamo di fronte all’orrore. Un orrore che
appare lontano agli occhi distratti di una classe politica più impegnata
a respingere i migranti che a far cessare le guerre che ha alimentato.
Ma quello che è accaduto è troppo grave per tacere: “Se le notizie sugli
ultimi attacchi aerei nel Ghouta Orientale saranno confermate, ieri in
Siria sono morti altri 100 civili (il bilancio aggiornato è di 200, ndr)
di cui decine di bambini. Bambini che si uniscono ai 60 uccisi nel solo
mese di gennaio e alle migliaia di vittime di questa guerra. È un
eccidio peggiore di quello di Aleppo" - ha detto Andrea Iacomini,
portavoce dell’Unicef Italia.
"Sette anni di guerra hanno portato la Siria al collasso: nel Ghouta
orientale, dove vive il 95% dei siriani sotto assedio oggi, mancano i
servizi fondamentali come scuole ed ospedali e i beni di prima necessità
come cibo, acqua e medicine. È una vera emergenza umanitaria" - ha
continuato Iacomini - "Solo negli ultimi mesi la malnutrizione è
aumentata di cinque volte, centinaia di bambini sono gravemente malati e
hanno bisogno di lasciare la città per essere curati".
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